Emission trading, voli intercontinentali “salvi” fino al 2017
Cambiamenti climatici
La legislazione UE in materia di quote di emissione CO2 per il settore dell'aviazione riguarderà solo i voli all'interno dei confini europei fino alla fine del 2016, e solo successivamente si applicherà a tutti i voli da e per l'Ue.
È questo l’accordo raggiunto tra Parlamento europeo – con l’opposizione della Commissione ambiente — e Consiglio dei Ministri, approvato a Strasburgo il 3 aprile 2014, in base al quale l’Emission trading tornerà ad essere pienamente applicato per il settore aereo solamente nel 2017 (e non al 2020, come richiesto inizialmente dal Consiglio).
La proposta di regolamento, che ora deve essere approvata dal Consiglio prima di entrare in vigore, esclude infatti dagli obblighi “Emission trading” le emissioni prodotte dai voli da o per gli aerodromi situati in paesi non appartenenti allo Spazio economico europeo (composto dai 28 Stati membri dell’Ue più Islanda, Liechtenstein e Norvegia) per quattro anni, dal 1° gennaio 2013 e il 31 dicembre 2016.
Prevista anche l’introduzione di disposizioni tese a rendere più trasparenti le modalità con cui gli Stati membri spendono i ricavi delle aste sulle quote di emissione.
Istituzione di un sistema per lo scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra - Emission trading system (Eu Ets)
Deroga temporanea alla direttiva 2003/87/Ce (Emission trading) per i vettori aerei che volano da Paesi terzi verso Stati membri Ue
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