SPECIALE Tracciabilità rifiuti

Introduzione ed ultime novità

A cura di Vincenzo Dragani e della Redazione Reteambiente

INTRODUZIONE

 

 

LA TRACCIABILITÀ DEI RIFIUTI

 

L'esigenza di monitorare i movimenti dei rifiuti dalla fase della loro produzione a quella del loro trattamento, passando per raccolta e trasporto, ha indotto il Legislatore nazionale ad adottare delle norme che impongo agli operatori del settore precisi adempimenti documentali.

 

Tali strumenti hanno subito e continuano a subire nel corso del tempo una evoluzione legata al progresso tecnologico, per cui al tradizionale regime "cartaceo" costituito dall'obbligo di tenuta delle tre scritture ambientali note come registri di carico e scarico, formulario di trasporto rifiuti e denuncia annuale "Mud" si è affiancato un regime "dematerializzato" in vista del potenziale superamento (almeno in parte) del primo.

 

L'originario tentativo di istituire un regime informatico di tracciabilità di rifiuti è coinciso con l'allestimento del noto "Sistri", il quale a partire dal gennaio 2019 è stato però soppresso al fine di sostituirlo (almeno per un certo novero di operatori) con un nuovo sistema elettronico.

 

LE REGOLE DAL 1° GENNAIO 2019

 

A) La soppressione del Sistri. L'articolo 6 del Dl 14 dicembre 2018, n. 135 (cd. "decreto semplificazioni", come convertito in legge approvata in via definitiva il 7/2/2019) prevede che dall'1/1/2019:

— "è soppresso il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (Sistri) (...) e conseguentemente non sono dovuti i contributi" ;

— "sono abrogate, in particolare" diverse disposizioni sul Sistri recate da Dlgs 205/2010, Dl 101/2013, Dl 78/2009.

 

B) L'istituzione del "Registro elettronico nazionale". La legge di conversione del Dl 135/2018 ha istituito il "Registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti" che sarà operativo secondo le tempistiche dettate dal MinAmbiente.

 

C) Le disposizioni sul regime tradizionale. Il Dl 135/2018 prevede che dall'1/1/2019 e fino al termine di piena operatività del Registro elettronico nazionale "la tracciabilità dei rifiuti è garantita effettuando gli adempimenti di cui agli articoli 188, 189, 190 e 193" del decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152 (dunque: tenuta di registri di carico/scarico e formulario di trasporto; denuncia annuale Mud), "nel testo previgente alle modifiche introdotte dal decreto legislativo 3 dicembre 2010 n. 205, anche mediante le modalità di cui all'articolo 194-bis" (ossia, informatiche) del Dlgs 152/2006.

 

Vincenzo Dragani

 

 

ULTIME NOVITÀ

 

● Giugno 2020. Il quadro normativo di riferimento sull'emergenza "Covid-19" è in costante mutazione ed incide in modo dinamico anche sull'assetto della disciplina ambientale. Per conoscere le regole nazionali di immediato interesse dal punto di vista ambientale si consulti l'approfondimento "Emergenza Coronavirus, le disposizioni per ambiente e sicurezza sul lavoro". Per le norme regionali in materia si rinvia alle specifiche Sezioni dell'Osservatorio di normativa ambientale regionale di Reteambiente.it.

 

● 17 marzo 2020: Decreto "Cura Italia", in vigore proroghe scadenze ambientali. Il Dl 18/2020 sull'emergenza "Coronavirus", in vigore dal 17 marzo 2020, proroga — dal 30 aprile 2020 al 30 giugno 2020 — la scadenza del termine per la presentazione del modello unico ambientale (Mud).

 

● 2 marzo 2020:  Emergenza Coronavirus, Governo "congela" tassa rifiuti e sanzioni Mud. Sospesi temporaneamente con decreto d'urgenza i termini di pagamento del servizio rifiuti urbani e delle sanzioni per la presentazione in ritardo del modello unico ambientale (Mud).

 

● 9 gennaio 2020: Mud 2020, modulistica confermata. Il MinAmbiente con una comunicazione pubblicata sul proprio sito ufficiale il 9 gennaio 2020 ha confermato l'utilizzo del modello allegato al Dpcm 24 dicembre 2018 anche per le dichiarazioni da presentarsi entro il 30 aprile 2020.

 

 

 

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