Energia

Giurisprudenza

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Sentenza Corte Costituzionale 11 giugno 2014, n. 166

Energia - Impianti a biomassa in area agricola - Autorizzazione - Condizioni - Legge regionale - Uso di biomassa da "filiera corta" - Travalicazione principi nazionali - Dlgs 387/2003, articolo 12 - Sussiste - Illegittimità costituzionale

Il Legislatore regionale non può vietare gli impianti a biomassa in area agricola bypassando i principi fondamentali in materia di energie rinnovabili fissati dal Legislatore statale nel Dlgs 387/2003.
La Corte Costituzionale (sentenza 11 giugno 2014, n. 166) interviene ancora sul rapporto tra norme statali e norme regionali in materia di autorizzazioni di impianti a fonti rinnovabili. In particolare la Consulta ha dichiarato illegittima la norma della Lr Puglia 31/2008 che vietava la realizzazione di impianti a biomassa in zona agricola a meno che la biomassa non provenisse in buona parte da "filiera corta".
Le norme statali in materia (articolo 12, Dlgs 387/2003) fissano alcuni principi cardine derogabili dalle Regioni: no a divieti regionali assoluti di realizzare impianti a fonti rinnovabili in area agricola; eventuali limiti agli impianti a tutela del suolo agricolo individuati però come eccezione alla regola, non come criterio base. Una norma regionale che, come nel caso pugliese va oltre i limiti assegnati dal Legislatore statale è illegittima.

Parole chiave Parole chiave: Energia | Energie rinnovabili | Biomasse / Biocombustibili | Autorizzazioni | Autorizzazioni | Biomasse / Biocombustibili | Energie rinnovabili | Procedure semplificate | Procedure semplificate

La presente pronuncia è correlata ai seguenti provvedimenti

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    Energia – Fonti alternative – Impianti eolici – Campania - Autorizzazioni impianti di produzione da energia eolica – Moratoria – Articolo 15, comma 3, legge regionale n. 6 del 2016 – Contrasto con la tempistica accelerata ex art. 12, comma 4, Dlgs. n. 387 del 2003 – Violazione articoli 41, 97 e 117  Costituzione – Illegittimità

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  • Sentenza Consiglio di Stato 11 novembre 2016 n. 4676

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  • Sentenza Consiglio di Stato 13 ottobre 2015, n. 4712

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    Energia - Impianti eolici offshore - Autorizzazione - Articolo 12, Dlgs 387/2003 - Competenza statale - Sussiste - Distanza dalla terraferma ai fini dell'attribuzione della competenza tra Stato e Regione - Irrilevanza

  • Sentenza Consiglio di Stato 3 giugno 2015, n. 2728

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  • Sentenza Consiglio di Stato 27 aprile 2014, n. 2071

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  • Sentenza Corte di Cassazione 21 aprile 2015, n. 16624

    Energia - Impianti eolici - Realizzazione in area già bruciata da incendi - Condizioni - Limiti - Autorizzazione - Frazionamento fraudolento degli impianti per accedere al titolo autorizzatorio semplificato - Realizzazione abusiva - Articolo 44, Dpr 380/2001 - Sequestro preventivo - Condizioni - Sussistenza

  • Sentenza Consiglio di Stato 22 gennaio 2015, n. 236

    Energia - Impianto eolico - Inclusione nel progetto in area idonea - Effetti - Automatica idoneità alla realizzazione - Esclusione - Giudizio di valutazione di impatto ambientale - Necessaria valutazione positiva per effetto dell'idoneità dell'area alla realizzazione degli impianti - Esclusione

  • Sentenza Consiglio di Stato 23 ottobre 2014, n. 5249

    Energia - Realizzazione impianti a fonti rinnovabili - Linee guida nazionali - Carattere sussidiario rispetto alle Linee guida regionali - Sussiste - Autorizzazione unica - Disciplina - Applicazione nuove norme regionali alle domande ancora in corso - Legittimità

  • Sentenza Consiglio di Stato 14 ottobre 2014, n. 5092

    Valutazione di impatto ambientale - Energia - Impianti eolici - Verifica di assoggettamento a Via -Valutazione impatti cumulativi degli impianti - Necessità

  • Sentenza Consiglio di Stato 13 ottobre 2014, n. 5050

    Energia - Impianto eolico - Autorizzazione - Presentazione della domanda - Valutazione - In ordine cronologico - Secondo data di protocollazione della domanda - Nozione di variante - Riferimento al Dpr 380/2001 - Erroneità

  • Sentenza Consiglio di Stato 22 settembre 2014, n. 4727

    Energia - Impianto a biogas - Valutazione di impatto ambientale - Sottoposizione a Via - Esclusione - Basata esclusivamente sulla soglia di potenza dell'impianto - Illegittimità

  • Sentenza Consiglio di Stato 22 settembre 2014, n. 4775

    Energia - Impianti eolici - Comparazione tra tutela paesaggistica e sviluppo delle energie rinnovabili - Sindacato del Giudice su atto amministrativo - Oggetto - Eccesso di potere - Travisamento dei fatti  - Possibilità

  • Sentenza Consiglio di Stato 9 settembre 2014, n. 4566

    Energia – Impianti eolici – Regione – Assoggettamento "automatico" a Via – Illegittimità – Sussiste – Screening ambientale – Articolo 20, Dlgs 152/2006 - Su progetto definitivo – Esclusione – Autorizzazione unica – Dlgs 387/2003 – Rispetto termini procedimento - Necessità

  • Sentenza Corte Costituzionale 16 luglio 2014, n. 199

    Appalti - Servizi locali di rilevanza economica - Affidamento diretto - A società pubblico-privata - Legge regionale - Limiti - Condizioni - Impianti eolici - Individuazione regionale aree idonee con esclusione di tutte le altre - Illegittimità costituzionale - Sussiste

  • Sentenza Consiglio di Stato 14 luglio 2014, n. 3645

    Energia - Impianti a fonti rinnovabili - Autorizzazione unica - Dlgs 387/2003 -Valutazione compatibilità paesaggistico-ambientale - Necessità

  • Sentenza Consiglio di Stato 7 luglio 2014, n. 3436

    Energia - Acque - Impianto idroelettrico - Autorizzazione unica - Controversie - Giurisdizione - Tribunale Superiore delle Acque - Sussistenza

  • Sentenza Corte Costituzionale 2 luglio 2014, n. 189

    Energie rinnovabili - Autorizzazione unica impianti - Dlgs 387/2013 - Procedimento - Legge regionale - Introduzione parere obbligatorio di un Comitato tecnico - Aggravamento del procedimento - Contrasto con principi fondamentali statali in materia - Illegittimità costituzionale

  • Sentenza Consiglio di Stato 12 giugno 2014, n. 2999

    Energie rinnovabili - Impianto eolico - Autorizzazione unica - Dlgs 387/2003 - Conferenza dei servizi - Procedimento - Dissenso Soprintendenza - Superamento - Intervento del Consiglio dei Ministri - Legittimità

  • Sentenza Consiglio di Stato 27 maggio 2014, n. 2699

    Energia - Impianto di cogenerazione a biomassa - Autorizzazione unica - Dlgs 387/2003 - Opera "connessa" - Nozione - Serra che riceve calore dall'impianto - Esclusione

  • Sentenza Consiglio di Stato 28 aprile 2014, n. 2184

    Impianto eolico - Realizzazione - Autorizzazione unica - Dlgs 387/2003 -Procedimento - Termine di conclusione - Natura - Perentorio - Ritardo della P.a. nella conclusione del procedimento - Illegittimità - Successivo diniego autorizzazione -Effetti sulla illegittimità del ritardo - Irrilevanza

  • Sentenza Consiglio di Stato 16 aprile 2014, n. 1914

    Energia - Impianto eolico - Autorizzazione unica - Dlgs 387/2003 - Condizioni -Acquisizione decreto sospensione usi civici - Mancanza - Conseguenze - Diniego svincolo usi civili - Legittimità - Sussiste

  • Sentenza Consiglio di Stato 31 marzo 2014, n. 1541

    Energie rinnovabili - Impianto a biomassa di produzione di energia da rifiuto -Autorizzazione - Procedimento unico ex Dlgs 387/2003 - Legittimità - Sussiste

  • Sentenza Consiglio di Stato 13 marzo 2014, n. 1217

    Energie rinnovabili - Impianti eolici - Autorizzazione unica ex Dlgs 387/2003 - Valutazione di impatto ambientale - Contenuti - Stima previsionale dell'impatto acustico - Necessità

  • Sentenza Consiglio di Stato 13 marzo 2014, n. 1179

    Energie rinnovabili - Autorizzazioni - Impianto a cogenerazione - Delibera 42/02 Autorità per l'energia - Prescrizioni - Rilevanza ai fini della costruzione e dell'esercizio di impianti a fonti rinnovabili - Esclusione

  • Sentenza Consiglio di Stato 10 marzo 2014, n. 1144

    Energia - Impianti a fonti rinnovabili - Autorizzazione unica (Dlgs 387/2003) - Procedimento - Conferenza dei servizi - Dissenso motivato Ente a tutela dell'ambiente - Superamento - Rispetto procedure ex legge 241/1990 - Necessità

  • Sentenza Corte Costituzionale 30 gennaio 2014, n. 13

    Energie rinnovabili - Impianti eolici - Autorizzazioni - Linee guida regionali - Imposizione di distanze minime tra gli impianti - Contrasto con principio nazionale di massima diffusione delle rinnovabili - Sussistenza - Illegittimità costituzionale

  • Sentenza Corte Costituzionale 17 dicembre 2013, n. 307

    Energia - Regione Puglia - Impianti idroelettrici - Impianti di potenza fino a 1 MW - Autorizzazione - Sottoposizione a procedura abilitativa semplificata (Pas) - Contrasto con il Dlgs 152/2006 che prevede la Via per impianti sopra 100 kW - Illegittimità costituzionale - Non sussiste

  • Sentenza Consiglio di Stato 12 novembre 2013, n. 5417

    Energia - Impianti a fonti rinnovabili - Autorizzazione unica - Dlgs 387/2003 - Domanda - Documentazione da allegare - Linee guida regionali - Carenza di documentazione - Incompleta integrazione - Conseguenze - Automatica caducazione della domanda - Esclusione

  • Sentenza Consiglio di Stato 4 novembre 2013, n. 5291

    Energie rinnovabili - Eolico - Installazione - Divieti assoluti - Zone di traffico aeroportuale - Poteri dell'Ente nazionale aviazione civile (Enac) - Vincoli a tutela del traffico aereo - Sussistono

  • Sentenza Consiglio di Stato 29 settembre 2013, n. 4755

    Energia - Impianto fotovoltaico - Realizzazione in area agricola - Ammissibilità - ussiste - Attuazione del principio europeo di sviluppo delle rinnovabili - Necessità

  • Sentenza Consiglio di Stato 9 settembre 2013, n. 4473

    Energia - Autorizzazione impianti fonti rinnovabili (articolo 12, Dlgs 387/2003) - Termine conclusione procedimento - Natura - Perentorietà - Obbligo della P.a. di concludere il procedimento - Sussiste

  • Sentenza Corte di Cassazione 19 giugno 2013, n. 26636

    Impianto fotovoltaico - Autorizzazione - Più impianti inferiori a 1 MW riconducibili a un unica iniziativa imprenditoriale - Elusione normativa sull'autorizzazione unica (Dlgs 387/2003) - Sussiste

  • Sentenza Corte Costituzionale 31 maggio 2013, n. 114

    Energia - Idroelettrico - Normativa provinciale - Realizzazione impianti fino a 3 MW - Pubblica utilità dell'opera - Esclusione - Contrasto con la disciplina statale (Dlgs 387/2003) - Non sussiste - Competenza legislativa provinciale in materia di pubblica utilità

  • Sentenza Corte di Cassazione 13 maggio 2013, n. 20403

    Energia - Impianti fotovoltaici - Costruzione in assenza del titolo autorizzatorio (Dlgs 387/2003, articolo 44 Dpr 380/2001) - Sequestro - Esigenze cautelari anche dopo la realizzazione dell'impianto - Sussistono

  • Sentenza Corte Costituzionale 3 maggio 2013, n. 80

    Energie rinnovabili - Linee guida 2009 autorizzazione impianti Fer Regione Sicilia approvate con regolamento - Successiva legge regionale - Rinvio alle Linee guida - Conseguenze - "Legificazione" delle Linee guida - Non sussiste - Assenza della volontà del Legislatore di conferire rango di norma primaria al regolamento regionale

  • Sentenza Consiglio di Stato 24 gennaio 2013 n. 434

    Energia - Impianto fotovoltaico - Autorizzazione - Conferenza dei servizi -Espressione del dissenso - Modalità - Congrua motivazione - Necessità del titolo di proprietà dell'area ove realizzare le opere connesse (articolo 12, comma 4-bis, Dlgs 387/2003) - Esclusione

  • Sentenza Consiglio di Stato 15 gennaio 2013, n. 220

    Energie rinnovabili - Impianto eolico - Autorizzazione unica - Conferenza dei servizi - Dissenso Amministrazione locale preposta alla tutela ambientale e paesaggistica - Superamento - Deliberazione del Consiglio dei Ministri - Conferma del dissenso - Motivazione particolare - Necessità - Esclusione

  • Sentenza Corte di Cassazione 10 gennaio 2013, n. 1260

    Energie rinnovabili - Impianto fotovoltaico - Autorizzazione unica - Assenza del titolo - Sanzioni - Esercizio abusivo dell'impianto - Applicabilità delle sanzioni - Sussiste

  • Sentenza Consiglio di Stato 23 novembre 2012, n. 5895

    Impianti eolici - Autorizzazione unica (AU) - Termine conclusione procedimento - Natura - Perentoria - Via - Natura - Endoprocedimento all'interno dell'AU - Inerzia Autorità competente in materia di Via - Esercizio poteri sostitutivi Autorità competente per l'AU

  • Sentenza Consiglio di Stato 23 ottobre 2012, n. 5413

    Impianti a fonti rinnovabili - Autorizzazione unica ex Dlgs 387/2003 - Termine di conclusione del procedimento - Natura - Perentorietà

  • Sentenza Corte Costituzionale 11 ottobre 2012, n. 224

    Energia - Impianti eolici - Legge regionale - Individuazione aree idonee agli impianti - Implicita esclusione di tutte le restanti aree - Ribaltamento principio generale in materia di energia di individuazione aree non idonee - Illegittimità costituzionale

  • Sentenza Consiglio di Stato 20 settembre 2012, n. 4997

    Energie rinnovabili - Impianti eolici - Autorizzazione paesaggistica - Rilascio -Annullamento ex articolo 159, Dlgs 42/2004  - Tardività - Conseguenze - llegittimità - Annullamento d'ufficio ex legge 241/1990 - Rispetto principi generali procedimento amministrativo - Necessità

  • Sentenza Consiglio di Stato 10 settembre 2012, n. 4780

    Impianti a fonti rinnovabili - Autorizzazione - Linee guida nazionali (Dm 10 settembre 2010) - Applicazione - Esclusione - Vigenza della disciplina precedente - Impianti già completi dei pareri ambientali alla data del 1° gennaio 2011

  • Sentenza Consiglio di Stato 10 settembre 2012, n. 4768

    Impianti a fonti rinnovabili - Autorizzazione - Diniego regionale - Motivi - Superamento potenza massima autorizzabile in Regione - Contrasto con normativa comunitaria di sviluppo delle rinnovabili - Sussiste

  • Sentenza Consiglio di Stato 1° agosto 2012, n. 4400

    Energia - Impianti a fonti rinnovabili - Autorizzazione unica - Conferenza dei servizi - Disciplina - Ente competente - Amministrazione titolare all'emanazione del provvedimento finale

  • Sentenza Consiglio di Stato 17 aprile 2012, n. 3039

    Impianti a fonti rinnovabili - Autorizzazione unica regionale - Procedimento - Conferenza dei servizi - Dissenso Soprintendenza - Superamento - Esclusione - Nullità autorizzazione - Sussiste

  • Sentenza Consiglio di Stato 27 aprile 2012, n. 2473

    Energia - Impianti a fonti rinnovabili - Autorizzazione - Permesso di costruire -Equivalenza con autorizzazione unica - Esclusione

  • Sentenza Corte Costituzionale 23 novembre 2011, n. 310

    Impianti a fonti rinnovabili - Procedimenti autorizzatori - Norme regionali recanti misure preferenziali in favore degli enti pubblici - Illegittimità costituzionale

  • Sentenza Corte Costituzionale 11 novembre 2011, n. 308

    Energie rinnovabili - Impianti - Individuazione aree non idonee - Potere delle Regioni - Presupposti - Divieti regionali generalizzati alla realizzazione - Illegittimità costituzionale

  • Sentenza Consiglio di Stato 25 luglio 2011, n. 4454

    Processo amministrativo - Termini assegnati alle parti - Scadenza - Giorno di sabato - Proroga automatica al primo giorno non festivo - Sussiste

  • Sentenza Consiglio di Stato 5 luglio 2011, n. 4037

    Autorizzazione impianto eolico - Legittimità - Giudicato amministrativo - Elusione e violazione - Presupposti - Sviamento di potere - Atto della Soprintendenza - Contenuti - Sussiste

  • Sentenza Corte Costituzionale 15 giugno 2011, n. 192

    Energia - Impianti fotovoltaici - Autorizzazioni - Legge regionale - Fissazione di una moratoria alla realizzazione - Illegittimità costituzionale

  • Sentenza Corte Costituzionale 11 febbraio 2011, n. 44

    Acque - Dlgs 152/2006 - Scarichi - Competenza statale - Sussiste

  • Sentenza Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana 4 novembre 2010, n. 1368

    Energia - Autorizzazione unica ex Dlgs 387/2003 per la realizzazione di impianti a fonti rinnovabili - Superamento dei termini massimi per l'emanazione del provvedimento finale -  Illecito civile della pubblica amministrazione - Risarcimento danni - Sussiste

  • Sentenza Consiglio di Stato 17 giugno 2010, n. 3851

    Autorizzazione unica per la costruzione degli impianti eolici - Sospensione dei lavori non imputabile al soggetto autorizzato - Vincolo paesaggistico sopravvenuto - Non opponibile

  • Sentenza Corte Costituzionale 4 giugno 2010, n. 194

    Energia - Energie rinnovabili - Autorizzazioni - Lr Molise 7 giugno 2009, n. 22, articolo 3, comma 1 - Competenza del Comune per impianti di potenza fino a 1 MW - Illegittimità

  • Sentenza Corte Costituzionale 6 maggio 2010, n. 168

    Energia - Energie rinnovabili - Impianti eolici - Sospensione sine die dei procedimenti di autorizzazione sino all'individuazione, da parte dei Comuni, degli ambiti territoriali nei quali potranno essere realizzati gli impianti medesimi - Illegittimità

  • Sentenza Corte Costituzionale 1° aprile 2010, n. 124

    Energia - Impianti di produzione da fonti rinnovabili - Lr Calabria 42/2008 - Previsione di limiti alla produzione - Contrasto con il protocollo di Kyoto e con la direttva 2001/77/Ce

  • Sentenza Corte Costituzionale 26 marzo 2010, n. 119

    Energia - Impianti a fonti rinnovabili - Autorizzazione - Lr Puglia 31/2008 - Illegittimità costituzionale degli articoli 1, 2, commi 1 e 2, 3, 4, 7, comma 1

  • Sentenza Consiglio di Stato 26 febbraio 2010, n. 1139

    Autorizzazione unica per gli impianti alimentati da fonti rinnovabili - Mancata adozione della pianificazione comunale - Moratoria sulle nuove autorizzazioni - Responsabilità del Comune - Condanna

  • Sentenza Consiglio di Stato 22 febbraio 2010, n. 1020

    Autorizzazione unica per la costruzione di impianti alimentati da fonti rinnovabili - Dissenso delle P.a. coinvolte - Necessità di esprimere il dissenso in sede di Conferenza di servizi - Sussiste

  • Sentenza Corte Costituzionale 6 novembre 2009, n. 282

    Giudizio di legittimità costituzionale in via principale. Energia - Norme della Regione Molise - Disciplina degli insediamenti di impianti eolici e fotovoltaici sul territorio della Regione - Individuazione di aree ritenute non idonee all'installazione

  • Sentenza Consiglio di Stato 11 dicembre 2007, n. 6388

    Permesso di costruire – Installazione, in zona agricola, di un impianto fotovoltaico – Parere favorevole del Comune subordinato all’approvazione di un Piano aziendale da parte dell’Ispettorato Agrario Regionale (IRA) – Lr n. 11/04 – Necessarietà dell’autorizzazione ex Dlgs 387/2003 e della redazione di un Piano aziendale ex articolo 44 Lr 11/2004 – Qualificazione dell’energia da produzione fotovoltaica, effettuata dagli imprenditori agricoli, come connessa all’attività agricola e produttiva di reddito agrario – Illegittimità – Non sussiste – Infondatezza del ricorso – Nullità – Sussiste

  • Sentenza Corte Costituzionale 9 novembre 2006, n. 364

    Impianti di produzione energia eolica - Autorizzazione per costruzione ed esercizio - Legislazione concorrente Stato/Regioni ex articolo 117, comma 3, Costituzione - Principi fondamentali ex Dlgs 387/2003 - Termine massimo di 180 giorni per procedura autorizzatoria - Provvedimento regionale che stabilisce termine superiore - Illegittimità costituzionale - Sussiste


Corte Costituzionale

Sentenza 11 giugno 2014, n. 166

 

Repubblica italiana

In nome del popolo italiano

 

La Corte Costituzionale

composta dai signori: (omissis),

 

ha pronunciato la seguente

 

Sentenza

 

nel giudizio di legittimità costituzionale dell'articolo 2, comma 4, della legge della Regione Puglia 21 ottobre 2008, n. 31 (Norme in materia di produzione di energia da fonti rinnovabili e per la riduzione di immissioni inquinanti e in materia ambientale), promosso dal Tribunale amministrativo regionale per la Puglia nel procedimento vertente tra (A) Srl e la Regione Puglia ed altri, con ordinanza del 28 agosto 2012, iscritta al n. 263 del registro ordinanze 2012 e pubblicata nella Gazzetta ufficiale della Repubblica n. 47, prima serie speciale, dell'anno 2012.

Visto l'atto di costituzione della Regione Puglia;

udito nell'udienza pubblica del 6 maggio 2014 il Giudice relatore (omissis);

udito l'avvocato Maria Liberti per la Regione Puglia.

 

Ritenuto in fatto

1. Il Tribunale amministrativo per la Regione Puglia ha sollevato questione di legittimità costituzionale dell'articolo 2, comma 4, della legge della Regione Puglia 21 ottobre 2008, n. 31 (Norme in materia di produzione di energia da fonti rinnovabili e per la riduzione di immissioni inquinanti e in materia ambientale), in riferimento all'articolo 117, secondo comma, lettera s), e terzo comma, della Costituzione.

La disposizione impugnata vieta la realizzazione in zona agricola di impianti alimentati da biomasse, salvo che queste ultime provengano, nella misura minima del 40 per cento, da "filiera corta", cioè da un'area contenuta entro 70 chilometri dall'impianto.

Il giudizio a quo ha per oggetto il diniego di autorizzazione unica alla realizzazione di un impianto di produzione di energia elettrica alimentato da biomasse in zona agricola, che la ricorrente si è vista opporre in data 30 settembre 2010, in esclusiva applicazione dell'articolo 2, comma 4, della legge regionale n. 31 del 2008. L'impianto, infatti, non sarebbe stato alimentato in misura sufficiente da biomasse provenienti da "filiera corta".

Tale applicazione, aggiunge il giudice rimettente, si impone sul piano temporale, poiché il decreto del Ministero dello sviluppo economico 10 settembre 2010 (Linee guida per l'autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili), con cui si è conferita attuazione all'articolo 12, comma 10, del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387 (Attuazione della direttiva 2001/77/Ce relativa alla promozione dell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell'elettricità), è entrato in vigore il 3 ottobre 2010, e dunque in epoca posteriore al diniego impugnato dalla ricorrente.

Il Giudice a quo specifica, perciò, che non sono rilevanti in causa i criteri di localizzazione degli impianti introdotti dal Dm appena citato, pur osservando che anch'essi vieterebbero alla legge regionale di precludere l'insediamento degli impianti in tutte le zone agricole.

Ciò premesso in punto di rilevanza, il Tribunale rimettente osserva che la norma impugnata, nel formulare tale preclusione con riferimento al caso sottoposto a giudizio, contrasterebbe con l'articolo 12, commi 7 e 10, del Dlgs n. 387 del 2003.

In particolare, l'articolo 12, comma 7, consentendo espressamente di localizzare gli impianti di produzione di energia elettrica alimentati da biomasse in zone agricole, esprimerebbe un principio fondamentale della materia dell'energia, assegnata alla competenza legislativa statale concorrente, ai sensi dell'articolo 117, terzo comma, Cost.

Il Tribunale rimettente richiama la sentenza n. 119 del 2010 di questa Corte, con cui è stata dichiarata l'illegittimità costituzionale dell'articolo 2, commi 1, 2 e 3, della legge regionale n. 31 del 2008, che poneva ulteriori divieti di localizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili. In quell'occasione, precisa il Tribunale, l'introduzione di tali divieti prima dell'emanazione delle linee guida previste dall'articolo 12, comma 10, del Dlgs n. 387 del 2003, fu reputata costituzionalmente illegittima.

Inoltre, si dovrebbe ritenere la disposizione oggi censurata in contrasto con la competenza esclusiva dello Stato in materia di tutela dell'ambiente (articolo 117, secondo comma, lettera s, Cost.), posto che a tale ambito materiale appartengono le linee guida.

2. Si è costituita in giudizio la Regione Puglia, chiedendo che la questione sia dichiarata inammissibile e comunque non fondata.

La Regione sostiene che la norma impugnata non vieta l'insediamento in zona agricola degli impianti, ma si limita a "prescrivere particolari modalità gestionali", costituite dall'obbligo, al fine di alimentare l'impianto, di approvvigionarsi parzialmente di materiale prodotto entro 70 chilometri dalla struttura.

Posto che per biomassa deve intendersi la parte biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui provenienti dall'agricoltura, dalla silvicoltura e dalle industrie connesse, nonché la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani (articolo 2, comma 1, lettera a, del Dlgs n. 387 del 2003), si tratterebbe di "una scelta di politica industriale ed agricola perfettamente razionale". Essa, infatti, garantirebbe che l'impianto sito in zona agricola "si ponga, almeno in parte, in funzione complementare rispetto alla produzione agricola" e nel rispetto della "capacità di carico" del territorio di riferimento.

Tale scelta sarebbe espressiva delle competenze regionali in materia di agricoltura, di governo del territorio e di energia.

 

Considerato in diritto

1. Il Tribunale amministrativo per la Regione Puglia ha sollevato questione di legittimità costituzionale dell'articolo 2, comma 4, della legge della Regione Puglia 21 ottobre 2008, n. 31 (Norme in materia di produzione di energia da fonti rinnovabili e per la riduzione di immissioni inquinanti e in materia ambientale), in riferimento all'articolo 117, secondo comma, lettera s), e terzo comma, della Costituzione.

La disposizione impugnata vieta "la realizzazione in zona agricola di impianti alimentati da biomasse, salvo che gli impianti medesimi non siano alimentati da biomasse stabilmente provenienti, per almeno il quaranta per cento del fabbisogno, da "filiera corta", cioè ottenute in un raggio di 70 chilometri dall'impianto".

Essa costituisce uno dei divieti che l'articolo 2 della legge regionale n. 31 del 2008 recava, quanto all'insediamento territoriale di impianti alimentati da fonti rinnovabili, e che, con l'eccezione del qui censurato comma 4, sono stati dichiarati costituzionalmente illegittimi con la sentenza di questa Corte n. 119 del 2010.

In tale occasione, la Corte ha evidenziato che è preclusa al legislatore regionale la "individuazione di criteri per il corretto inserimento degli impianti alimentati da fonti di energia alternativa", in assenza delle linee guida approvate in sede di Conferenza unificata, ai sensi dell'articolo 12, comma 10, del Dlgs 29 dicembre 2003, n. 387 (Attuazione della direttiva 2001/77/Ce relativa alla promozione dell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell'elettricità).

Tale giudizio in via principale non ha avuto per oggetto la norma censurata dal Tribunale rimettente, posto che essa non era stata impugnata dal Presidente del Consiglio dei ministri. Il Giudice a quo però ritiene che anch'essa leda la sfera di competenza legislativa statale, e in particolare attenga alla tutela dell'ambiente e dell'ecosistema (articolo 117, secondo comma, lettera s, Cost.) e alla materia dell'energia (articolo 117, terzo comma, Cost.).

Innanzi al Tribunale rimettente è stato impugnato il diniego di autorizzazione unica all'apertura di un impianto energetico alimentato da biomasse in zona agricola, ovvero un provvedimento fondato esclusivamente sull'applicazione dell'articolo 2, comma 4, impugnato. L'istante non ha infatti soddisfatto la condizione di approvvigionarsi, per almeno il 40 per cento del fabbisogno, con biomasse provenienti da "filiera corta".

Il rimettente reputa che tale condizione, la cui mancanza è stata opposta al ricorrente del giudizio principale prima dell'entrata in vigore delle già rammentate linee guida, leda anzitutto l'articolo 117, terzo comma, Cost., in ragione del contrasto con le norme interposte costituite dall'articolo 12, commi 7 e 10, del Dlgs n. 387 del 2003.

In particolare, il Legislatore regionale non potrebbe stabilire divieti di realizzazione degli impianti energetici alimentati da fonti rinnovabili (tra cui le biomasse: articolo 2, comma 1, lettera a, del Dlgs n. 387 del 2003) prima dell'adozione delle linee guida (articolo 12, comma 10, del Dlgs n. 387 del 2003), né precluderne l'installazione in zona agricola (articolo 12, comma 7, del Dlgs n. 387 del 2003).

2. La questione è fondata.

Questa Corte ha ripetutamente affermato che l'articolo 12 del Dlgs n. 387 del 2003 enuncia principi fondamentali della materia, a riparto concorrente, attinente alla produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell'energia (sentenze n. 224 del 2012, n. 44 del 2011, n. 119 del 2010 e n. 282 del 2009). Ne consegue che la normativa regionale non può discostarsi da quanto previsto dal Legislatore statale a tale titolo.

L'articolo 12, comma 7, del Dlgs n. 387 del 2003, stabilisce che gli impianti energetici da fonti rinnovabili, tra cui l'impianto oggetto del giudizio a quo, possono essere ubicati anche in zone agricole, pur dovendosi tener conto delle disposizioni in materia di sostegno del settore agricolo, con particolare riferimento alla valorizzazione delle tradizioni agroalimentari locali, alla tutela della biodiversità, nonché del patrimonio culturale e del paesaggio rurale.

Il citato articolo 12, comma 7, nella parte in cui afferma la compatibilità urbanistica dell'impianto energetico con la vocazione agricola del fondo, riflette il più ampio "principio, di diretta derivazione comunitaria, della diffusione degli impianti a fini di aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili" (sentenza n. 275 del 2012). Viceversa, laddove consente di temperare tale principio per casi specifici, in ragione, tra l'altro, delle esigenze del settore agricolo, la norma statale formula una ben delimitata eccezione rispetto alla regola (sentenze n. 275 del 2012 e n. 278 del 2010). Questa previsione di salvaguardia non può pertanto svilupparsi oltre i limiti che le assegna il Legislatore statale. In tal modo lo sviluppo della rete energetica, che resta l'interesse prioritario, trova un contemperamento nella possibilità di sottrarre limitate porzioni di territorio agricolo all'insediamento dell'impianto, ove esse meritino cure particolari, connesse alle tradizioni agroalimentari locali, alla biodiversità, al patrimonio culturale e al paesaggio rurale.

In altri termini, la norma interposta, ammettendo taluni limiti alla localizzazione in zona agricola, si preoccupa di preservare il "corretto inserimento degli impianti" nel paesaggio (articolo 12, comma 10, del Dlgs n. 387 del 2003), in modo da prevenire il danno che potrebbe venire inferto all'ambiente e all'agricoltura di pregio. Essa, al contrario, non assume a principio fondamentale della materia il perseguimento dell'interesse allo sviluppo della produzione agricola, trattandosi di profilo estraneo all'oggetto principale dell'intervento normativo.

Sulla base di tali premesse, le stesse linee guida, peraltro prive di rilievo ai fini dell'odierna questione in quanto sopraggiunte rispetto alla norma impugnata (sentenza n. 344 del 2010), permettono alla Regione di precludere all'impianto energetico solo "aree particolarmente sensibili e/o vulnerabili", se interessate da produzioni agricolo-alimentari di qualità e pregio (allegato 3, paragrafo 17, del decreto ministeriale 10 settembre 2010). Si tratta di un'attuazione per tale verso coerente con la norma primaria, posto che gli interessi facenti capo all'agricoltura assumono rilievo esclusivamente a fini conservativi, e non di incentivo alla produzione agricola.

Ciò precisato, appare evidente che la norma regionale impugnata persegue un obiettivo che trascende i limiti tracciati dalla normativa statale di principio, in un ambito materiale ove la Corte ha già ravvisato la prevalenza della materia "energia" (sentenza n. 119 del 2010). Si tratta, infatti, di conseguire lo scopo, originato dal diritto dell'Unione, di raggiungere una quota di energia da fonti rinnovabili, come indicato da ultimo dall'articolo 3 del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28 (Attuazione della direttiva 2009/28/Ce sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2011/77/Ce e 2003/30/Ce).

La stessa difesa regionale ha invece sottolineato che la norma impugnata è espressione di una "scelta di politica industriale ed agricola", il cui fine è di obbligare l'impianto energetico ad approvvigionarsi, in parte consistente, per mezzo di biomasse prodotte dal territorio locale, sotto forma di parte biodegrabile dei prodotti, rifiuti e residui provenienti dall'agricoltura, dalla silvicoltura e dalle industrie connesse (articolo 2, comma 1, lettera a, del Dlgs n. 387 del 2003). In tal modo il legislatore regionale intende non certo salvaguardare dalla distruzione le colture di pregio, ma promuovere la produzione agricola, rendendola servente rispetto all'impianto energetico. Vengono perciò imposte "modalità gestionali" che risultano incongruenti rispetto ai limiti consentiti dalla normativa statale di principio alla localizzazione in area agricola dell'impianto energetico. Né si può escludere che esse impediscano l'esecuzione dell'opera in via definitiva, come accade nei casi in cui il territorio limitrofo non sia capace di generare quanto necessario ad alimentare la struttura per il 40 per cento del fabbisogno, e trasmodino così in potenziale divieto di insediamento, in contrasto con l'articolo 12, comma 7, del Dlgs n. 387 del 2003.

L'articolo 12 del Dlgs n. 387 del 2003 disciplina le procedure autorizzative per l'apertura dell'impianto e seleziona gli interessi che in tale fase possono assumere rilievo. Una volta che l'opera sia stata realizzata, non è certamente escluso che vengano introdotti incentivi affinché, unitamente alla produzione dell'energia pulita, essa serva a valorizzare l'agricoltura locale; ed, anzi, l'articolo 26, comma 4-bis, del decreto-legge 1° ottobre 2007, n. 159 (Interventi urgenti in materia economico-finanziaria, per lo sviluppo e l'equità sociale), convertito, con modificazioni, dall'articolo 1, comma 1, della legge 29 novembre 2007, n. 222, lo prevede espressamente, al pari dell'articolo 8 del decreto del Ministero dello sviluppo economico 6 luglio 2012 (Attuazione dell'articolo 24 del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28, recante incentivazione della produzione di energia elettrica da impianti a fonti rinnovabili diversi dai fotovoltaici). Si tratta, tuttavia, di profili che assumono rilievo nella sola fase posteriore alla localizzazione dell'opera, e che in nessun caso ne condizionano l'avvio, ai sensi dell'articolo 12 del Dlgs n. 387 del 2003.

Può aggiungersi che, come questa Corte ha già affermato, eventuali limiti a tale localizzazione non possono precedere, da parte della Regione, l'adozione delle linee guida (sentenze n. 344, n. 168 e n. 119 del 2010, n. 282 e n. 166 del 2009), anche con specifico riguardo alle zone agricole (sentenze n. 224 del 2012 e n. 44 del 2011).

3. L'accoglimento della questione basata sull'articolo 117, terzo comma, Cost., consente di assorbire la censura relativa alla violazione dell'articolo 117, secondo comma, lettera s), Cost.

4. Ai sensi dell'articolo 27 della legge 11 marzo 1953, n. 87, va dichiarata l'illegittimità costituzionale in via consequenziale dell'articolo 2, comma 5, della legge della Regione Puglia n. 31 del 2008, che regola l'applicazione del divieto recato dal comma 4 ai progetti presentati prima dell'entrata in vigore della legge, e che resta del tutto privo di oggetto a seguito della declaratoria di incostituzionalità dell'articolo 2, comma 4, della medesima legge.

 

Per questi motivi

 

La Corte Costituzionale

1) dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 2, comma 4, della legge della Regione Puglia 21 ottobre 2008, n. 31 (Norme in materia di produzione di energia da fonti rinnovabili e per la riduzione di immissioni inquinanti e in materia ambientale);

2) dichiara, in via consequenziale, l'illegittimità costituzionale dell'articolo 2, comma 5, della legge della Regione Puglia n. 31 del 2008.

Così deciso in Roma, nella sede della Corte Costituzionale, Palazzo della Consulta, l'11 giugno 2014.

 

Depositata in cancelleria l'11 giugno 2014.

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