Materiali di dragaggio, nuove destinazioni per riutilizzo

Danno ambientale e bonifiche

Parole chiave: Danno ambientale e bonifiche | Rifiuti | Navi / Porti | Mare | Recupero / Riciclo | Terre e rocce da scavo

Altri documenti con le stesse parole chiave

• Bonifiche siti nazionali, modificate le procedure per l'utilizzo dei materiali di dragaggio (28/01/2012)
• Dragaggio dei porti e bonifica dei siti di interesse nazionale, cosa prevede il Dm 7 novembre 2008 (12/12/2008)
• Dragaggio nei siti di bonifica nazionale, cambia analisi idrocarburi (01/09/2010)
• Operazioni di dragaggio e bonifica dei siti, istruzioni dal MinAmbiente (10/12/2008)
• Dragaggi, dal 21 settembre 2016 operative nuove regole (19/09/2016)
• Immersione in mare materiali da escavo, aggiornate norme tecniche (07/09/2016)
• Facilitazioni in arrivo per il dragaggio nei porti (08/11/2010)
• Rifiuti marini e da acque interne, cosa prevede il cd. "Ddl SalvaMare" (29/10/2019)

I materiali dragati nei fondali dei porti potranno essere destinati sia per il ripascimento degli arenili, sia per essere reimessi in mare, sia essere utilizzati a terra semprechè abbiano livelli di inquinamento inferiori ai limiti di legge.

È quanto prevede l'articolo 48 del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, cd. Dl "liberalizzazioni", in vigore dalla medesima data, che prevede una nuova disciplina per tali materiali che sostituisce ed abroga quella introdotta dalla legge Finanziaria 2007 (legge 296/2006).