Facilitazioni in arrivo per il dragaggio nei porti
Rifiuti
Il Ddl ministeriale per la revisione della disciplina in ambito portuale, al momento in discussione al Parlamento, facilita la via per l’utilizzo dei sedimenti di dragaggio e delle terre da scavo a fini di ricomposizione ambientale.
Il Ddl n. 2403 presentato al Senato il 25 ottobre 2010 prevede un restyling dell’attuale ordinamento portuale (legge 84/1994) mantenendo un modello a “gestione ancora pubblicistica”.
Non sono pochi gli spunti “ambientali” contenuti nel provvedimento, che innova fortemente rispetto a quanto previsto in materia di dragaggio dalla Finanziaria 2007 (legge 296/2006), come con la previsione che impone il solo rispetto dell’articolo 109 del Dlgs 152/2006 ( “Immersione in mare di materiale derivante da attività di escavo e attività di posa in mare di cavi e condotte”) ai fini dell’immissione e del refluimento in mare dei rifiuti del dragaggio.
Le Autorità portuali sostituiranno le Ato ai fini della gestione integrata dei rifiuti e del servizio idrico integrato.
Ddl n. 2403 - Presentato al Senato il 25 ottobre 2010
Legge Finanziaria 2007 - Stralcio - Misure in materia di acquisti "verdi" della Pa, Tarsu, sacchetti di plastica, energia, tassazione biocarburanti, bonifiche, efficienza energetica in edilizia
Disciplina delle operazioni di dragaggio nei siti di bonifica di interesse nazionale - Articolo 1, comma 996, legge 27 dicembre 2006, n. 296
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