Impianti portuali rifiuti delle navi, raggiunto accordo su proposta direttiva
Rifiuti (Normativa in Cantiere)
Formalizzato dalle Istituzioni Ue il 19 dicembre 2018 l'accordo sulla proposta di direttiva sulle infrastrutture portuali di raccolta dei rifiuti delle navi.
La proposta di direttiva, che sostituirà la direttiva 2000/59/Ce, era stata presentata dalla Commissione europea il 16 gennaio 2018 nell'ambito del "pacchetto economia circolare". Secondo le nuove regole le navi dovranno pagare una tassa indiretta che darà loro il diritto di consegnare i loro rifiuti in un porto e che sarà pagata indipendentemente dal fatto che i rifiuti vengano consegnati o meno. La tassa sarà dovuta anche da pescherecci e imbarcazioni da diporto, il che significa che aiuterà anche a prevenire che le reti da pesca a fine vita e i rifiuti pescati passivamente durante la pesca finiscano in mare. L'importo sarà basato sul principio del recupero dei costi.
In alcuni casi, se una nave consegnerà una quantità eccezionale di rifiuti potrà essere addebitata una commissione diretta aggiuntiva per garantire che i costi relativi alla ricezione di tali rifiuti non creino un onere sproporzionato per il sistema di recupero dei costi di un porto. Al contrario, tariffa ridotta per i rifiuti per il trasporto marittimo a corto raggio e per le navi "green" (quelle che possono dimostrare ridotte quantità di rifiuti e una gestione sostenibile dei rifiuti a bordo). Prossimo passo ora l'approvazione formale da parte del Parlamento Ue e del Consiglio Ue e la pubblicazione in Gazzetta ufficiale europea.
Impianti portuali di raccolta per i rifiuti prodotti dalle navi e i residui di carico
© Copyright riservato - riproduzione vietata - ReteAmbiente Srl, Milano - La pirateria editoriale è reato ai sensi della legge 633/1941