Riforma della Costituzione è legge, "energia" torna a Stato
Disposizioni trasversali/Aua
Tutela ambiente rimane allo Stato ma energia "nazionale" torna di esclusiva competenza statale in base al Ddl di riforma della Costituzione approvato definitivamente il 12 aprile 2016.
Dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale il provvedimento non sarà efficace; ai sensi della Costituzione occorrerà che venga "confermato" da un referendum popolare che si terrà probabilmente in autunno 2016. Il testo, oltre a "ridisegnare" Camera e Senato, modifica il Titolo V della Costituzione relativo alle competenze affidate a Stato e Regioni. L'Ente Provincia è soppresso. Attraverso la riscrittura dell'articolo 117 della Costituzione, ambiente ed ecosistema sono di competenza esclusiva statale, così come la tutela e valorizzazione dei beni paesaggistici. Allo Stato in via esclusiva anche la produzione, il trasporto e la distribuzione nazionale dell'energia nonché le disposizioni generali e comuni sul governo del territorio.
Alle Regioni, tra l'altro, per quanto di interesse regionale, spetta legiferare su disciplina delle attività culturali, e promozione dei beni ambientali, culturali e paesaggistici. Spariscono le materie a competenza "concorrente": da un lato la Regione può legiferare in tutte le materie non riservate in via esclusiva allo Stato e dall'altro la legge dello Stato può intervenire in materie non riservate alla legislazione esclusiva quando lo richieda la tutela dell'unità giuridica o economica della Repubblica, ovvero la tutela dell'interesse nazionale.
Il referendum del 4 dicembre 2016 non ha confermato il testo del disegno di legge in parola, pertanto ai sensi dell'articolo 138 della Costituzione la legge non può essere promulgata.
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