Bonifica siti inquinati, le acque di falda emunte si “scaricano”
Danno ambientale e bonifiche
Per il Tar Campania sono sottoposte al regime degli scarichi – e non dei rifiuti - le acque emunte nell’ambito di interventi di bonifica o messa in sicurezza, quando scaricate (previo eventuale riutilizzo) nello stesso sito.
È questa l’interpretazione “in linea” con l’articolo 243 (Acque di falda) del Dlgs 152/2006 che ha introdotto “una disciplina speciale per la gestione delle acque di falda emunte nelle operazioni di messa in sicurezza e di bonifica”, fornita dal Tar Campania con la sentenza 1398/2012.
L’impianto di trattamento delle acque messo in funzione al solo scopo di recuperare l’olio accidentalmente sversato da un serbatoio di stoccaggio, con l’unico scopo di recuperare l’olio (disoleatore), precisa poi il Tar campano, costituisce una misura di messa in sicurezza di emergenza ma non di bonifica che, in virtù della necessaria immediatezza dell’intervento, deve essere comunicata ma non autorizzata.
Siti inquinati soggetti a bonifica - Articolo 243, Dlgs 152/2006 - Versamento accidentale olio - Impianto per la messa in sicurezza di emergenza - Autorizzazione - Non sussiste - Acque di falda emunte - Regime degli scarichi
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