Emission trading, è ufficiale l’elenco dei settori “agevolati”

Cambiamenti climatici

Parole chiave: Cambiamenti climatici | Emission Trading | Deroghe

Altri documenti con le stesse parole chiave

• Decisione Commissione Ue 2011/278/Ue (27/02/2019)
• Proposta di regolamento che disciplina l'assegnazione gratuita di quote di emissioni di gas serra si sensi della direttiva 2003/87/Ce (09/01/2019)
• Emission trading, in pista regole su quote gratuite per 2021-2030 (09/01/2019)
• Comunicazione Commissione Ue 4 ottobre 2013 (10/10/2013)
• Decisione Commissione Ue 2014/746/Ue (30/10/2014)
• Comunicazione Commissione Ue 5 giugno 2012, n. 158 (21/03/2013)
• Emission trading, Ue individua settori “in deroga” (30/10/2014)
• Decisione Commissione Ce 2010/2/Ce (07/09/2012)

Sono 164 i settori e sottosettori esposti a un rischio elevato di rilocalizzazione delle emissioni di carbonio (cd. “carbon leakage”), ai quali saranno assegnate gratuitamente le quote di emissione per il periodo 2013-2014.

L’elenco contenuto nella decisione 2010/2/Ce (Guue 5 gennaio 2010) tiene conto dei risultati della recente Conferenza Onu di Copenhagen: al momento, gli unici Paesi terzi ad essersi impegnati seriamente per la riduzione delle emissioni nei settori in questione sono la Norvegia, l’Islanda e la Svizzera.

Altri settori industriali che non rientrano nel campo dei codici Nace valutati (dal 1010 al 3720, attività di estrazione e settori manifatturieri del cemento, delle plastiche, del vetro e tessile inclusi), ma che sono potenzialmente interessati dal “carbon leakage”, saranno esaminati nel corso del 2010.

Un nuovo elenco dei settori a rischio sarà redatto tra 5 anni; fino ad allora, comunque, la Commissione potrà annualmente integrare l’elenco, anche su richiesta di uno Stato membro.