Sgravi per imprese energivore, illegittimo escludere ferrovie

Energia (Giurisprudenza)

Parole chiave: Energia | Ferrovie | Elettricità | Incentivi / agevolazioni / sussidi | Tasse / Tariffe / Contributi

Altri documenti con le stesse parole chiave

• Indirizzi Ministero sviluppo economico 24 luglio 2013 (02/08/2013)
• Indirizzi Ministero sviluppo economico 26 aprile 2013 (29/04/2013)
• Dm Finanze 5 aprile 2013 (18/04/2013)
• Sentenza Corte Costituzionale 23 maggio 2013, n. 97 (27/05/2013)
• Decreto direttoriale 1° giugno 2015 (02/06/2015)
• Legge 11 marzo 2014, n. 23 (13/03/2014)
• Sentenza Consiglio di Stato 23 maggio 2019, n. 3349 (31/05/2019)
• Sentenza Ctp Lombardia 21 giugno 2013, n. 94/1/13 (22/09/2013)

Anche le imprese del trasporto ferroviario devono beneficiare degli sgravi relativi agli oneri generali di sistema elettrico previsti per le imprese energivore risultando illegittima l'esclusione da parte dell'Authority.

Così si è espresso il Consiglio di Stato nella sentenza 23 maggio 2019, n. 3349 per l'annullamento chiesto da un'impresa ferroviaria della delibera Authority energia 641/2013/R/COM che aveva individuato le tariffe a copertura degli oneri generali di sistema elettrico escludendo le imprese ferroviarie dall'agevolazione prevista per le imprese a forte consumo di energia. Il sistema nazionale di favore per le imprese a forte consumo di energia, cd "energivore" (Dl 83/2012, articolo 39, Dm 5 aprile 2013, atto di indirizzo MinSviluppo economico 24 luglio 2013,) esclude le imprese non manifatturiere (tali sono le imprese ferroviarie) perché sono nella condizione di potere più facilmente ridurre i loro consumi energetici visto che l'energia non rappresenta per esse – a differenza delle imprese manifatturiere – un costo non comprimibile.

Ferma restando la giustezza del quadro normativo indicato (compatibile anche con la direttiva 2003/93/Ce), i Giudici hanno sostenuto che l'esclusione non si può applicare alle imprese ferroviarie per le quali, anche se svolgono attività di servizio e non manifatturiera, l'energia rappresenta un costo non comprimibile essendo l'energia l'unico elemento propulsivo dei treni. Oltretutto il Dm 5 aprile 2013 attuativo del Dl 83/2012 non era così "rigido" nel dettare le esclusioni con obbligo di riferirsi al "settore" di attività, pertanto l'Authority – che peraltro ha dato seguito all'atto di indirizzo del MinSviluppo 24 luglio 2013 — avrebbe dovuto emanare un atto applicativo in coerenza col sistema, cosa non fatta. Di qui l'annullamento dell'atto.