Emissioni CO2 navi, sanzioni per armatori al vaglio del Parlamento
Cambiamenti climatici (Normativa in Cantiere)
Il Consiglio dei Ministri del 20 marzo 2019 ha approvato, in esame preliminare, il regime sanzionatorio da applicare per la violazione degli obblighi di monitoraggio e comunicazione delle emissioni di CO2 del trasporto marittimo.
Stando a quanto si legge nel comunicato stampa pubblicato al termine della riunione di Governo, lo schema di Dlgs, che si avvia ad essere esaminato in via consultiva dal Parlamento, prevede sanzioni amministrative pecuniarie quantificate in modo diverso a seconda che la condotta illecita consista nella inadempienza totale o parziale degli obblighi di monitoraggio, ovvero la violazione sia dovuta alla mancata predisposizione e trasmissione del piano di monitoraggio o al mancato rispetto degli obblighi di verifica periodica e di modifica del piano stesso.
L'attività di vigilanza e di accertamento, ai fini dell'irrogazione delle sanzioni, viene affidata al Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera.
Il regolamento 2015/757/Ue entrato in vigore il 1° luglio 2015, ricordiamo, stabilisce le regole che gli armatori che utilizzano i porti Ue devono rispettare al fine di monitorare e comunicare, con cadenza annuale, le emissioni di CO2 prodotte dalle navi di stazza superiore a 5mila tonnellate.
Monitoraggio, comunicazione e verifica delle emissioni di anidride carbonica generate dal trasporto marittimo - Modifiche alla direttiva 2009/16/Ce
Controllo da parte dello Stato di approdo - Abrogazione direttiva 1995/21/Ce
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