Tracciabilità rifiuti, arriva il "Registro elettronico nazionale"
Rifiuti (Normativa in Cantiere)
Si chiama "Registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti" il successore del Sistri, ed obbliga al suo utilizzo un novero di soggetti più ampio di quello previsto dal soppresso sistema.
La legge di (modifica e) conversione del Dl 135/2018 approvata dal Senato il 29 gennaio 2019 (ed ora all'esame della Camera), oltre a confermare sia l'abolizione del Sistri che la bontà (seppur transitoria) dell'attuale tracciamento tradizionale dei rifiuti, istituisce direttamente un nuovo sistema elettronico gestito dal MinAmbiente.
Al neo Registro sono obbligati ad iscriversi, secondo il tenore letterale del testo approvato: "enti e le imprese che effettuano il trattamento dei rifiuti, i produttori di rifiuti pericolosi e gli enti e le imprese che raccolgono o trasportano rifiuti pericolosi a titolo professionale o che operano in qualità di commercianti ed intermediari di rifiuti pericolosi, i Consorzi istituiti per il recupero e il riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti, nonché, con riferimento ai rifiuti non pericolosi, i soggetti di cui all'articolo 189, comma 3, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152".
Il campo di applicazione del nuovo sistema non appare dunque più contemplare le esenzioni dall'obbligo di iscrizione previste dalla soppressa "normativa Sistri" a favore di alcune piccole strutture e (tranne mirate eccezioni) per soggetti che interagivano esclusivamente con rifiuti urbani.
I termini entro cui iscriversi al neo Registro (e pagare i relativi previsti contributi) saranno dettati dal MinAmbiente con proprio e futuro decreto, unitamente alle regole organizzative e funzionali del sistema, adempimenti di dettaglio a carico degli operatori e norme sanzionatorie.
Disposizioni urgenti in materia di sostegno e semplificazione per le imprese e per la P.a. - Stralcio - Soppressione del Sistri e disposizioni in materia di tracciabilità dei rifiuti - Accelerazione appalti pubblici sotto soglia
© Copyright riservato - riproduzione vietata - ReteAmbiente Srl, Milano - La pirateria editoriale è reato ai sensi della legge 633/1941