Spedizioni rifiuti, Italia si conferma tra grandi esportatori
Rifiuti (Documentazione Complementare)
Come già accaduto nel 2010-2012, Italia e Francia, con 4 milioni di tonnellate in uscita ciascuna, sono stati i due più grandi "esportatori" di rifiuti pericolosi dell'Unione europea anche nel triennio 2013-2015.
Il dato è contenuto nella relazione sulla "Produzione, trattamento e spedizione transfrontaliera di rifiuti pericolosi e di altri rifiuti negli Stati membri dell'Unione europea nel periodo 2013-2015", pubblicata dalla Commissione europea il 23 novembre 2018.
Il nostro Paese rientra anche nell’elenco degli Stati membri che nello stesso periodo hanno dichiarato di esportare i rifiuti urbani per il recupero di energia (al pari di Austria, Repubblica ceca, Finlandia, Germania, Irlanda, Paesi Bassi e Regno Unito).
A livello complessivo, dalla relazione si evince che nel periodo 2001 – 2015 il commercio transfrontaliero di rifiuti pericolosi all'interno dell'Ue e verso l'esterno ha registrato un aumento del 53 % (particolarmente marcato nei primi 7 anni del millennio). L'Unione europea, complessivamente, rimane un grande importatore netto di rifiuti pericolosi (1,2 milioni di tonnellate esportate fuori dal territorio contro 6,2 milioni in entrata). Le spedizioni illegali segnalate sono state 2.800, con un aumento del 12% rispetto ai casi segnalati nel biennio precedente.
Norme in materia ambientale - Stralcio - Parte IV - Gestione dei rifiuti, imballaggi e bonifica dei siti inquinati
Spedizioni di rifiuti - Abrogazione del regolamento 259/93/Ce
Relazione sull'attuazione del regolamento 1013/2006 relativo alle spedizioni di rifiuti nel triennio 2013-2015
Piano nazionale ispezioni stabilimenti, imprese, intermediari e commercianti, spedizioni di rifiuti e relativo recupero o smaltimento - Articolo 34, direttiva 2008/98/Ce - Articolo 194, Dlgs 152/2006 - Attuazione regolamento 1013/2006/Ce
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