Spedizioni internazionali rifiuti, Ue chiede uniformità e semplicità
Rifiuti (Documentazione Complementare)
La mancanza di un’interpretazione armonizzata delle procedure da parte di tutti gli Stati membri e l'eccesso di oneri amministrativi rappresentano per l'Ue le principali sfide da affrontare per rendere le spedizioni di rifiuti più "circolari".
È quanto si legge nel Commission Staff working document "Evaluation of regulation Ec n. 1013/2006 on shipments of waste" trasmesso dalla Commissione europea al Consiglio dell'Unione europea il 31 gennaio 2020.
Il documento, nel valutare l'applicazione del regolamento sulle spedizioni dei rifiuti alla luce di cinque criteri (efficacia, efficienza, rilevanza, coerenza e valore aggiunto), riconosce il contributo della disciplina al miglioramento della tutela dell'ambiente e della salute umana. L'analisi, tuttavia, evidenzia una serie di fattori che hanno influenzato negativamente l'implementazione del regolamento a livello unionale, a partire dalla differente maniera con cui gli Stati membri hanno deciso di applicare le procedure: la priorità, da perseguire anche attraverso una maggiore cooperazione tra le varie autorità competenti, non è quindi quella di modificare o riscrivere le regole, bensì quella di armonizzarne l'applicazione da parte di tutti gli Stati membri.
Anche l'eccesso di oneri amministrativi viene biasimata dall'Esecutivo Ue ("time is a key element for business operators"), il quale sottolinea l'esigenza degli operatori di poter accedere a sistemi di notifica più semplici e veloci, anche attraverso l'introduzione di meccanismi di consenso preventivo.
Spedizioni di rifiuti - Abrogazione del regolamento 259/93/Ce
Valutazione del regolamento 1013/2006/Ce sulle spedizioni di rifiuti - Testo in inglese
Esportazione rifiuti destinati a recupero verso alcuni Paesi non Ocse - Abrogazione regolamento 801/2007/Ce
Lo strumento dell'Osservatorio di normativa ambientale che guida all'adempimento degli obblighi