Commissione Ue su direttiva rumore, attuazione in ritardo
Rumore (Documentazione Complementare)
Secondo la relazione della Commissione Ue 30 marzo 2017 l'attuazione della direttiva 2002/49/Ce sul rumore ambientale procede con differenze tra Stato e Stato causa risorse destinate e sussidiarietà.
Nel documento sulla attuazione della direttiva sul rumore ambientale inviato dalla Commissione a Parlamento e Consiglio Ue si segnala che sebbene la direttiva del 2002 sia stata recepita in tutti gli Stati membri (in Italia col Dlgs 194/2005) la sua attuazione da parte degli Stati membri procede con differenze significative che dipendono dal livello di ambizione fissato dai vari Stati, dalle risorse che sono destinate all'attuazione e dal fatto che le Autorità che devono attuare la direttiva operino a livello centrale, o a livello locale, decentrato.
La Commissione segnala che una migliore attuazione della direttiva può operare scelte strategiche più consapevoli e informate in materia di contenimento del rumore nel settore dei trasporti che sconta scarsa attenzione dagli Stati (mancanza di priorità e scarsi fondi destinati). Infine benché molti Stati membri abbiano compiuto progressi nella definizione delle zone silenziose (negli agglomerati e in aperta campagna) e dei criteri di selezione per la designazione delle stesse, ad oggi solo 13 Stati membri hanno designato zone silenziose. Con il Dlgs 42/2017 per meglio implementare la direttiva Ue, è stato modificato il Dlgs 194/2005 individuando la "zona silenziosa in aperta campagna".
Relazione al Parlamento e Consiglio sull'attuazione della direttiva sul rumore ambientale ai sensi dell'articolo 11 della direttiva 2002/49/Ce
Attuazione della direttiva 2002/49/Ce relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale
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