Inquinamento acustico, Agenzia europea chiede misure a Stati membri
Rumore (Documentazione Complementare)
Misure per piena attuazione della normativa sul rumore per garantire la protezione dall'esposizione a lungo termine che provoca in Ue 12 mila morti premature e 48 mila nuovi casi di cardiopatia all'anno.
Le azioni e i dati citati sono riportati nel Rapporto "Rumore ambientale in Europa-2020", pubblicato il 5 marzo dall'Agenzia europea per l'ambiente. Secondo l'Aea, è necessaria un'azione significativa da parte degli Stati Ue per ridurre i livelli di rumore elevati e gli impatti sulla salute, attuando la normativa europea di settore e in particolare la direttiva 2002/49/Ce. Quest'ultima prevede un Piano d'azione scarsamente applicato dai Paesi con la conseguenza che i livelli di rumore raccomandati, entro il 2020, dall'Organizzazione mondiale per la salute non saranno raggiunti. Laddove invece sono state attuate misure di contenimento dell’inquinamento acustico, dal miglioramento del tratto stradale al limite di velocità a 30 Km/h e al trasferimento delle fabbriche dalle aree urbane, i benefici hanno superato i costi.
Per l'Aea occorre progettare strategie combinate per mitigare il rumore e l'inquinamento dell'aria dovuto al traffico e alle emissioni industriali. Ma oltre alle azioni di riduzione nelle aree con livelli di rumore elevati, secondo uno dei principi guida dell'Oms, bisogna preservare dal rumore le "zone tranquille" su cui – si legge nel Rapporto — la direttiva End non fornisce una chiara definizione, lasciando ampia discrezionalità ai singoli paesi.
Emissione acustica ambientale delle macchine ed attrezzature destinate a funzionare all'aperto
Emissioni industriali (Ippc - Integrated Pollution Prevention and Control - Prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento - Rifusione)
Rumore ambientale in Europa 2020 - Testo in inglese
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