Responsabilità "231" a carico della società anche se vertici assolti

Responsabilità 231

Parole chiave: Responsabilità 231 | Sanzioni | Rifiuti | Sicurezza sul lavoro

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La responsabilità amministrativa della persona giuridica ex Dlgs 231/2001 permane anche qualora l'imputato del reato-presupposto sia stato assolto.

La Corte di Cassazione nella sentenza 2 settembre 2015, n. 35818 conferma che ai sensi dell'articolo 8, Dlgs 231/2001 la responsabilità della persona giuridica per reato-presupposto commesso nel suo interesse o a suo vantaggio permane anche se l'autore del reato non è stato individuato, non sia imputabile o, come nel caso di specie, sia stato assolto per non avere commesso il fatto.

I Supremi Giudici ribadiscono inoltre che l'assoluzione dell'autore dell'illecito non comporta "in automatico" la "assoluzione" della persona giuridica, dovendo il Giudice valutare in piena libertà e a prescindere dall'assoluzione dell'imputato la sussistenza o meno dei profili di responsabilità dell'ente. L'illecito addebitabile all'ente ex Dlgs 231/2001 non consiste in una responsabilità sussidiaria per fatto altrui, l'ente risponde per fatto proprio addebitandogli una sorta di "colpa di organizzazione", derivando il reato presupposto da un deficit organizzativo della società.