Emission trading, nuovi settori a rischio “carbon leakage”
Cambiamenti climatici
La decisione 2014/9/Ue allunga l’elenco dei settori che in conseguenza del coinvolgimento nel mercato europeo delle quote di emissione, sono ritenuti esposti a un forte rischio di delocalizzazione delle attività (e quindi assegnatari di quote di emissione gratuite).
Il provvedimento arriva a seguito di una disaggregazione di alcuni settori non ritenuti esposti a “carbon leakage” dalla decisione 2010/2/Ue (decisione che ha introdotto la deroga al principio dell’assegnazione tramite asta delle quote per quasi 200 tra settori e sottosettori), ora integrata con alcuni sottosettori che oltre a rientrare nei criteri “di rischio” previsti dalla disciplina, si distinguono chiaramente dagli altri ("Farina, semolino e fiocchi di patate", "Patate conservate ma non nell'aceto o acido acetico, congelate", "Siero di latte in polvere, granuli o in altre forme solide, anche concentrato o con aggiunta di dolcificanti" e “”Parti di alberi di trasmissione e manovelle”).
Visti gli scambi crescenti registrati nel commercio internazionale ed i modesti margini di profitto registrati, fanno ingresso anche due nuovi settori, "Produzione di gesso" e "Fabbricazione di prodotti in gesso per l'edilizia" (rispettivamente codici Nace 2653 e 2662).
Istituzione di un sistema per lo scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra - Emission trading system (Eu Ets)
Quote di emissioni ai sensi dell’articolo 10-bis della direttiva 2003/87/Ce - Assegnazione gratuita delle quote di emissioni
Emission trading - Determinazione di un elenco dei settori e dei sotto settori ritenuti esposti a un rischio elevato di rilocalizzazione delle emissioni di carbonio
Emission trading - Settori e ai sottosettori ritenuti esposti a un rischio elevato di rilocalizzazione delle emissioni di carbonio - Modifica delle decisioni 2010/2/Ue e 2011/278/Ue
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