Regioni: Sistri da rivedere sui rifiuti sanitari
Rifiuti
Gli adempimenti del nuovo sistema di controllo rappresentano un appesantimento organizzativo ed economico per le limitate quantità di rifiuti prodotti dai servizi sanitari a domicilio delle Asl, senza alcun beneficio per la tracciabilità.
È quanto si legge in un documento approvato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il 7 luglio 2011, volto ad esaminare le principali criticità relative all'applicazione del Sistri nelle Asl e a suggerire per ciascuna di esse le diverse soluzioni percorribili alla luce della normativa vigente.
Oltre alla richiesta rivolta al Legislatore di escludere dall’obbligo di compilare la scheda Sistri — Area Movimentazione le attività di assistenza sanitaria domiciliare, la Conferenza delle Regioni propone, pur permanendo dubbi interpretativi sulla questione, una soluzione alla questione relativa all’individuazione del delegato Sistri (indicato nel responsabile della gestione rifiuti presso la struttura sanitaria).
Nel documento sono presenti indicazioni anche per la gestione dei rifiuti prodotti dagli ambulatori decentrati e nel caso di emodialisi domiciliare senza l’intervento sanitario.
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