Reati ambientali, warning Commissione Ue all'Italia per recepimento direttiva
Disposizioni trasversali/Aua
L'Italia ha due mesi di tempo per recepire la direttiva 2008/99/Ce in materia di estensione alle persone giuridiche di reati in materia ambientale. Questo il tenore del warning emesso dalla Commissione europea il 16 giugno 2011.
La direttiva 2008/99/Ce in parola doveva essere recepita entro il 26 dicembre 2010 e l'Italia è in ritardo. In caso di mancato recepimento nei due mesi scatterà il deferimento alla Corte di Giustizia Ue. Lo schema di Dlgs di recepimento, approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri il 7 aprile 2011, è in corso di esame presso le competenti Commissioni parlamentari.
Il provvedimento introduce due nuovi reati ambientali (uccisione di specie protette e danneggiamento di habitat naturali) e, modificando il Dlgs 231/2001, estende alle persone giuridiche la responsabilità in materia di una serie di reati ambientali ex Dlgs 152/2006 (tra cui traffico illecito di rifiuti, scarichi non autorizzati), legge 549/1993 (ozono) e Dlgs 202/2007 (inquinamento da navi).
Attuazione della direttiva 2005/35/Ce relativa all'inquinamento provocato dalle navi e conseguenti sanzioni
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