Sistri: quando linguaggio e metodo sono dadaismo
Rifiuti
“Mozilla in modo provvisorio, settaggi e antivirus: la chiavetta funziona in modo provvisorio e non funziona invece col sistema operativo nella configurazione normalmente utilizzata, quindi magari a dominio o cose di questo genere questa sicuramente è, o molto probabile che sia riconducibile a delle impostazioni di sicurezza sulla macchina, quindi per esempio in alcuni ambienti enterprise …vengono disabilitate le esecuzioni di software eseguibili da dispositivi Usb o cose di questo genere. Quindi, in questo caso specifico potrebbe essere questa la tematica.”.
Per l’utente non abilitato si fa così. Chiaro no?
Invece, per ripristinare i file, bisogna prendere “l’archivio con mozilla portable dall’update.sistri.it e copiandolo sulla chiavetta, mentre dal punto di vista crittografico bisogna contattare il contact center che abilita una procedura che deve essere utilizzata dall’utente che la richiede e qui poi si accede al sistema attraverso il portale https://private.sisti.it e da lì appare la procedura di resetta token da remoto”.
Queste alcune delle soluzioni (qui riportate in termini testuali) fornite dai tecnici Sistri ai tanti problemi informatici che affliggono l’avvio del sistema. È avvenuto nel corso di uno degli incontri organizzati dalle Associazioni di categoria per formare i formatori che devono far ricadere a pioggia sulle imprese la conoscenza delle modalità operative del Sistri. Il tutto a voler tacere di web mail, PKCS11, file crittografici, user id, token, pin, puk, smart card, firefox e della perdita della capacità, che il Sistri sembra indurre, di costruire un discorso con un soggetto, un verbo e un complemento oggetto. Perché non è ancora stata fatta una guida completa che (in italiano) spieghi cosa fare quando i dispositivi non funzionano?
Il linguaggio informatico come un nuovo dadaismo che, inconsapevole della vita aziendale e incurante di tutto, rifiuta logica e ragione, enfatizzando stravaganza. Se l’azienda è attenta alla funzionalità e alla velocizzazione dei tempi, il Sistri dadaista le ignora; se l'azienda tende a risparmiare per investire, il Sistri dadaista porta via tempo e denaro; se l’azienda vuole essere virtuosa nella produzione e nella gestione dei rifiuti, il Sistri dadaista la offende, proponendole improbabili procedure informatiche. Così, senza un messaggio vero (a parte l’ecomafia che, però, se si azzerano Procure e intercettazioni, del Sistri farà coriandoli).
Sistri: un fenomeno che scoppia demoralizzando chiunque gli si avvicini. Dove le imprese si smarriscono (a un passo dal debutto prendere e mantenere la linea è ancora solo fortuna), mentre l’unica cosa chiara sono le sanzioni per chi sbaglia. Ma come non sbagliare?
Pavel Florenskij, teologo, teorico dell'arte e del linguaggio, fisico, matematico russo diceva che “Chi agisce con approssimazione si abitua anche a parlare con approssimazione, e il parlare grossolano, impreciso e sciatto coinvolge in questa indeterminatezza anche il pensiero”. Evoca il Sistri e le sue spiegazioni in modo allarmante, dove la correttezza del fine si smarrisce davanti all’approssimazione del metodo.
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