Acque di balneazione, in vigore i nuovi criteri
Acque
L’allegato A del Dm 30 marzo 2010 stabilisce i valori limite relativi ad un singolo campione ai fini della balneabilità delle acque; il loro superamento determina il divieto di balneazione.
Il DmSalute 30 marzo 2010 arriva in attuazione del Dlgs 30 maggio 2008, n. 116, il provvedimento nazionale di recepimento della direttiva 2006/7/Ce che impone alle Regioni di classificare entro il 2015 la qualità di tutte le acque di balneazione come "scarsa", "sufficiente", "buona" o "eccellente".
Con l’avvio del monitoraggio stabilito dal nuovo provvedimento, cesserà l’utilizzo dei parametri indicati nel Dpr 470/1982, provvedimento sostituito dal Dlgs 116/2008 ma efficace fino al 31 dicembre 2014.
Tramite modifica al citato Dlgs 116/2008, infine, vengono meglio specificate le procedure di campionamento: i prelievi vanno sempre effettuati dalle 9,00 alle 16,00 e, in corrispondenza di scogliere a picco o di fondali rapidamente degradanti, vanno effettuati vicino alla scogliera o alla battigia.
Gestione della qualità delle acque di balneazione
Gestione della qualità delle acque di balneazione - Attuazione della direttiva 2006/7/Ce
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