Nel decreto incentivi manutenzioni straordinarie senza Dia, o forse no
Territorio
Le manutenzioni straordinarie (se non comportano modifiche alle parti strutturali dell’edificio, aumento delle unità immobiliari o incremento dei parametri urbanistici) sono attività di edilizia libera.
Questa la novità prevista dal Dl 25 marzo 2010, n. 40 (in Gu 26 marzo 2010, n. 71) che istituisce, inoltre, un fondo di 300 milioni di euro per spingere la domanda di prodotti ad alta efficienza energetica ed eco-compatibili.
Tra gli interventi per cui basta la comunicazione al Comune rientra anche l'installazione di pannelli fotovoltaici e solari termici senza serbatoio di accumulo esterno, purché installati su edifici e fuori dai centri storici.
Restano salve però le più restrittive disposizioni regionali (otto Regioni e due Province autonome prevedono la Dia per le manutenzioni straordinarie), nonché le norme dei regolamenti edilizi comunali, in materia antisismica, di sicurezza, antincendio, igienico-sanitarie, relative ai beni culturali, e quelle sull'efficienza energetica.
Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia (Testo A)
Incentivi per il sostegno della domanda finalizzata ad obiettivi di efficienza energetica, ecocompatibilità e di miglioramento della sicurezza sul lavoro - Attività edilizia libera - Stralcio
© Copyright riservato - riproduzione vietata - ReteAmbiente Srl, Milano - La pirateria editoriale è reato ai sensi della legge 633/1941