Appalti pubblici, sempre da valutare le qualità ambientali
Appalti e acquisti verdi
Obbligatorio per la Pubblica amministrazione adottare negli appalti il criterio del miglior rapporto qualità/prezzo in luogo del semplice minor costo per tutte le opere che possono avere un impatto ambientale.
A sottolinearlo Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici, che con la Determinazione 8 ottobre 2008 n. 5 ha fornito le linee guida sulla scelta tra i due criteri di aggiudicazione previsti dal Dlgs 163/2006 (il Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture), ossia il criterio della “offerta più vantaggiosa” ed il criterio del “prezzo più basso”.
Per l’Autorità se le caratteristiche oggettive dell'appalto inducano a ritenere rilevanti, ai fini dell'aggiudicazione, uno o più aspetti qualitativi (tra i quali l'impatto ambientale) la metodologia utilizzata deve essere quella del criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, ossia quella che premia il miglior rapporto qualità/prezzo.
Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/Ce e 2004/18/Ce
Utilizzo del criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa negli appalti di lavori pubblici