Ddl Legge Ue 2019, "sfalci e potature" verso completo riallineamento ad Ue

Rifiuti (Normativa in Cantiere)

Parole chiave: Rifiuti | Rifiuti urbani | Agricoltura / Allevamento | Legge Comunitaria / Europea | Appalti e acquisti verdi

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Tra le norme del Ddl "Legge europea 2019" in discussione il 4/2/2020 trova posto la riscrittura dell'articolo 185, comma 1, lettera f) sull'esclusione dal regime dei rifiuti per "sfalci e potature" che si riallinea al diritto Ue.

Lo schema di provvedimento, che sarà presto al vaglio del Consiglio dei Ministri, prevede numerose disposizioni per "riallineare" il diritto italiano alle norme europee, cercando di chiudere le procedure di infrazione aperte nei confronti dell'Italia. Tra queste c'è la riscrittura dell'articolo 185, comma 1, lettera f) sull'esclusione dal regime dei rifiuti del materiale vegetale naturale non pericoloso che ora torna in linea con le norme Ue, mentre la versione attualmente vigente è in contrasto col diritto europeo specie quando allinea al materiale naturale non pericoloso gli "sfalci e potature" derivanti da manutenzione del verde pubblico dei Comuni.

Vengono anche riscritte alcune norme del Codice appalti, Dlgs 50/2016 in particolare regolanti le esclusioni dagli appalti e il rapporto tra impresa partecipante e subappaltatori. Sparisce l'obbligo di indicare la terna di subappaltatore in determinati casi così come l'obbligo di provare ex ante che i propri subappaltatori rispettino i requisiti di partecipazione dell'articolo 80 del Dlgs 50/2016.