Relazione Ue 2020, criticità per veicoli fuori uso ad "ubicazione ignota"
Rifiuti (Documentazione Complementare)
Non diminuisce all'interno dell'Unione europea il numero di veicoli fuori uso avviati a gestione impropria, con impatti negativi per l'economia e per l'ambiente.
La Relazione Ue del 3 febbraio 2020 sui veicoli fuori uso è la sintesi delle relazioni inviate dagli Stati membri sul recepimento della direttiva 2000/53/Ce a livello nazionale, riguardante il periodo compreso tra il 2014 ed il 2017.
Lo Studio rileva il raggiungimento nel 2017 dell'obiettivo fissato per il reimpiego e il riciclaggio dell'85% del peso medio per veicolo e per anno, ottenuto da 20 Stati membri su 28. Provvedimenti innovativi come l'integrazione di materie riciclate nei veicoli nuovi, il sostegno a progetti di prevenzione dei rifiuti e l'introduzione di sistemi di tutela ambientale, sono allo studio degli Stati membri. Anche l'impiego di sostanze pericolose vietate è in continua diminuzione.
La principale lacuna applicativa della direttiva 2000/53 riguarda invece l'elevato numero di "veicoli fuori uso la cui ubicazione è ignota", come i veicoli cancellati ma per cui non è stato rilasciato un certificato di rottamazione, o per i quali tale certificato non è a disposizione delle autorità.
Le criticità relative a questi veicoli, di cui si sono perse le tracce, risiede soprattutto nel trattamento e nel commercio illegale delle parti rimosse: oltre alla perdita di risorse preziose (componenti e materiali recuperabili), il trattamento in impianti non autorizzati ha anche un impatto negativo sulla salute e sull'ambiente.
Relazione della Commissione relativa ai veicoli fuori uso per il periodo 2014-2017 - Direttiva 2000/53/Ce
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