“Eow” edilizia, Associazioni chiedono a MinAmbiente regole coerenti con migliori pratiche industriali
Rifiuti (Attualità)
Formulare un regolamento per l’End of waste dei residui inerti da costruzione e demolizione che concili, come previsto dalla direttiva Ue sui rifiuti, criteri ambientali e tecnico-industriali.
Questa la puntale richiesta avanzata da alcune delle principali Associazioni di categoria nazionali (CNA, Confartigianato Imprese, Federbeton con ATECAP, FISE Unicircular, ANPAR, Legacoop Produzione e Servizi, con il supporto di Centro Materia Rinnovabile) mediante una lettera indirizzata nel luglio 2019 al MinAmbiente al fine di accelerare e portare a termine un provvedimento nodale per valorizzare i rifiuti da C&D e rendere le imprese del settore protagoniste dell’economia circolare.
Nella missiva si sottolinea come l’articolo 6 della direttiva madre sui rifiuti (la 2008/98/Ce, da ultimo modificata dalla 2018/851/Ue) prevede tra le condizioni generali per l’End of waste dei rifiuti (da declinarsi in criteri specifici per singole tipologie) che i materiali esitati dal recupero soddisfino determinati requisiti tecnici “per gli scopi specifici” cui sono destinati, e non dunque in assoluto.
Tale ultima statuizione, emerge dalla lettera, mette dunque in evidenza la necessità di conciliare i criteri ambientali con quelli tecnico-industriali, e mentre lo sviluppo dei primi è di competenza delle Istituzioni preposte, l’elaborazione dei secondi implica necessariamente di considerare le esperienze delle imprese.
In questa prospettiva le Associazioni firmatarie si mettono a disposizione del Dicastero per fornire indicazioni tecniche e parametri di qualità, mutuati dalle migliori pratiche industriali e norme tecniche di prodotto, che i materiali "Eow" da edilizia dovrebbero contenere.
Direttiva relativa ai rifiuti - Abrogazione direttive 75/439/Cee, 91/689/Cee e 2006/12/Ce