Ispra, Linee guida per monitoraggio sostanze Pfas nelle acque
Acque (Documentazione Complementare)
Diramate le Linee guida Ispra per la progettazione di reti di monitoraggio per le sostanze perfluoroalchiliche (cd. "Pfas") nei corpi idrici.
Il documento pubblicato l'11 giugno 2019 sul sito web del Sistema nazionale protezione dell'ambiente (Snpa, costituito da Ispra più le Agenzie locali per l'ambiente) fornisce informazioni utili per la realizzazione di monitoraggi per la classificazione dello stato chimico dei corpi idrici e riporta i livelli di concentrazione delle sostanze Pfas. Attualmente le numerose informazioni contenute nelle Linee guida permettono un confronto dei valori rilevati con i limiti di legge ed i valori soglia fissati a livello normativo, evidenziando che la presenza di Pfas è un fenomeno diffuso, che riguarda la maggior parte delle Regioni italiane.
Si ricorda che le sostanze perfluoroalchiliche sono composti non naturalmente presenti in natura: si tratta di acidi molto forti utilizzati in campo industriale, nella filiera di concia delle pelli, nel trattamento dei tappeti, nella produzione di carta e cartone per uso alimentare, per rivestire le padelle antiaderenti e nella produzione di abbigliamento tecnico. La loro presenza e il loro bioaccumulo nell'uomo e nell'ambiente rendono alcune di queste sostanze molto tossiche, in considerazione anche del fatto che sono sostanze altamente solubili in acqua.
Standard di qualità ambientale nel settore della politica delle acque - Attuazione della direttiva 2008/105/Ce e recepimento della direttiva 2009/90/Ce
Recepimento della direttiva 2014/80/Ue in materia di protezione delle acque sotterranee dall'inquinamento e dal deterioramento - Modifica dell'allegato 1 Parte III del Dlgs 152/2006
Attuazione della direttiva 2013/39/Ue, che modifica le direttive 2000/60/Ce per quanto riguarda le sostanze prioritarie nel settore della politica delle acque
Reti per il monitoraggio dei Pfas nei corpi idrici - Indirizzi per la progettazione
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