Impianti portuali rifiuti della navi, Ue si allinea a Marpol
Rifiuti (Normativa Vigente)
Pubblicata il 7 giugno 2019 la direttiva che aggiorna le regole del 2000 sugli impianti portuali di raccolta rifiuti delle navi, la Ue si allinea in modo più efficace alla Convenzione Marpol.
La direttiva 17 aprile 2019, n. 2019/883/Ue — in vigore dal 27 giugno 2019 — ha mandato in pensione la storica direttiva 2000/59/Ce dettando nuove regole sugli impianti portuali di raccolta dei rifiuti delle navi, allineando la disciplina europea anche alle novità intervenute negli anni nella Convenzione Marpol 73/78 (Convenzione internazionale per la prevenzione dell'inquinamento causato da navi) che aveva introdotto norme e divieti più severi per gli scarichi in mare dei rifiuti delle navi introducendo norme relative allo scarico di nuove categorie di rifiuti (come i residui dei sistemi di depurazione dei gas di scarico, costituiti da fanghi e acque di lavaggio).
La nave è obbligata a conferire i rifiuti nel porto Ue di approdo (salve eccezioni) prima della partenza. Secondo le nuove regole le navi dovranno pagare una tassa indiretta che darà loro il diritto di consegnare i loro rifiuti in un porto e che sarà pagata indipendentemente dal fatto che i rifiuti vengano consegnati o meno. La tassa sarà dovuta anche da pescherecci e imbarcazioni da diporto. Commissioni aggiuntive per carichi eccezionali di rifiuti e "sconti" per il trasporto marittimo a corto raggio e per le navi "green" (quelle che possono dimostrare ridotte quantità di rifiuti e una gestione sostenibile dei rifiuti a bordo). La direttiva va recepita entro il 28 giugno 2021.
Direttiva sugli impianti portuali di raccolta per il conferimento dei rifiuti delle navi - Modifica alla direttiva 2010/65/Ue e abrogazione della direttiva 2000/59/Ce
Impianti portuali di raccolta per i rifiuti prodotti dalle navi e i residui di carico
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