Rifiuti urbani, concessionario revocato per mafia legittima affidamento urgente
Rifiuti (Giurisprudenza)
Se il concessionario del servizio di raccolta dei rifiuti urbani viene attinto da informativa antimafia definitiva, il Sindaco può ordinare l'affidamento del servizio in via diretta e temporanea.
Il tutto, precisa la Corte di Cassazione nella sentenza 24898/2019, a condizione che l'ordinanza sindacale contingibile ed urgente di affidamento, adottata ai sensi dell'articolo 191 del Dlgs 152/2006, rechi una adeguata motivazione circa la ricorrenza dei presupposti di "eccezionale ed urgente necessità di tutela della salute pubblica e dell’ambiente" legittimanti l’esercizio concreto della potestà sindacale, in luogo dell'attivazione delle procedure di gara — e delle procedure negoziate senza previa pubblicazione — previste dal Dlgs 50/2016, "Codice dei contratti pubblici".
La P.a., ricorda preliminarmente il Giudice, è sempre obbligata a revocare il contratto di appalto siglato con una impresa in relazione alla quale la Prefettura accerti successivamente infiltrazioni mafiose, salvo quando ricorrono le "remote e residuali" ipotesi di deroga ex lege per superiore interesse pubblico.
Ha quindi errato il Tribunale di Catanzaro nel confermare la legittimità di un'ordinanza per l'affidamento diretto del servizio rifiuti senza aver prima verificato la ricorrenza dei presupposti per l'emanazione dell'atto e, in particolare, le ragioni di esclusione delle procedure di scelta del contraente ex Dlgs 50/2016.
Norme in materia ambientale - Stralcio - Parte IV - Gestione dei rifiuti, imballaggi e bonifica dei siti inquinati
Rifiuti urbani - Affidamento del servizio - Impresa attinta da informativa antimafia definitiva - Obbligo di revoca del contratto da parte della P.a. - Sussistenza - Deroghe applicabili nel caso di interesse pubblico - Sussistenza - Situazione temporanea di eccezionale ed urgente necessità di tutela della salute e dell'ambiente - Ordinanza sindacale contingibile ed urgente per affidamento diretto del servizio a nuovo concessionario - Articolo 191, Dlgs 152/2006 - Legittimità - Obbligo di motivazione del mancato utilizzo della procedura negoziata senza pubblicazione del bando di gara ai sensi dell’articolo 63, Dlgs 50/2016 - Sussistenza
Codice dei contratti pubblici - Attuazione direttive 2014/23/Ue, 2014/24/Ue e 2014/25/Ue su concessioni e appalti pubblici
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