Qualità acque, Ue invita Italia a maggiore uniformità
Acque (Documentazione Complementare)
La Commissione europea raccomanda al nostro Paese di armonizzare i diversi approcci regionali in materia di qualità delle acque, in particolare per quel che riguarda la definizione della portata delle pressioni.
La raccomandazione è allegata alla relazione sull'attuazione della direttiva quadro sulle acque (2000/60/Ce) e della direttiva sulle alluvioni (2007/60/Ce), pubblicata dalla Commissione Ue il 26 febbraio 2019. L'Italia viene invitata anche a rafforzare la misurazione del consumo e rivedere il sistema dei permessi di estrazione.
A livello generale, la relazione — che si basa sulla valutazione effettuata dalla Commissione del secondo ciclo di piani di gestione dei bacini idrografici e del primo ciclo di piani di gestione del rischio di alluvioni — segnala come ad oggi meno delle metà dei corpi idrici superficiali europei risulti aver raggiunto un buono stato ecologico, il che rende "molto complesso" il cammino verso il pieno conseguimento degli obiettivi della direttiva quadro. La situazione è invece migliore per i corpi idrici sotterranei.
Per il futuro, la Commissione annuncia un rafforzamento degli obblighi giuridici relativi alle principali pressioni sull'ambiente acquatico (direttive sui nitrati e sul trattamento delle acque reflue urbane in primis) e maggiore attenzione per le nuove sostanze inquinanti, come ad esempio le microplastiche e i farmaci.
Attuazione della direttiva quadro sulle acque (2000/60/Ce) e della direttiva sulle alluvioni (2007/60/Ce)
Quadro per l'azione comunitaria in materia di acque
Valutazione e gestione dei rischi di alluvioni
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