Alluvioni, le istruzioni per redigere piani di gestione nel "tempo reale"

Acque

Parole chiave: Acque | Territorio | Emergenze | Difesa del suolo | Risorse idriche

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Con la direttiva 24 febbraio 2015 il Presidente del Consiglio dei Ministri ha dettato le indicazioni per predisporre i piani di gestione del sistema di allertamento nazionale, statale e regionale per il rischio idraulico.

Le istruzioni fornite dalla Presidenza del Consiglio nella direttiva in parola serviranno per redigere quella parte dei piani di gestione alluvioni relativa al "tempo reale". Ricordiamo che ai sensi delle norme europee sulle alluvioni (direttiva 2007/60/Ce) la gestione delle emergenze è affrontata nel suo complesso, sia nel "tempo reale" che nel "tempo differito" prevedendo l'adozione di piani di gestione del rischio. L'articolo 7, Dlgs 49/2010 che ha recepito la direttiva Ue definisce le attività che devono essere svolte ai fini della predisposizione dei suddetti piani.

Ai sensi delle istruzioni del Presidente del Consiglio, nei piani di gestione, in particolare saranno contenute informazioni su: previsione, monitoraggio, sorveglianza e allertamento posti in essere attraverso la rete dei centri funzionali; presidio territoriale idraulico posto in essere attraverso adeguate strutture e soggetti interregionali, regionali e provinciali; una sintesi dei contenuti dei piani urgenti di emergenza per le aree a rischio alluvioni predisposti dagli organi di protezione civile ex articolo 67, comma 5, Dlgs 152/2006; un supporto all'attivazione dei suddetti piani.