Parlamento Ue, 40% riduzione emissioni al 2030 non basta
Cambiamenti climatici (Normativa in Cantiere)
Il 20 febbraio 2019 la Commissione Ambiente del Parlamento Ue ha votato una risoluzione per spingere la Commissione a rivedere gli impegni sulla riduzione emissioni gas serra al 2030, serve target del 55%.
Nel documento votato dai parlamentari della Commissione ambiente e che sarà sottoposto al voto dell'intera assemblea europea tra l'11 e il 14 marzo 2019, si sottolinea come per raggiungere il saldo netto di zero emissioni di gas a effetto serra entro il 2050 come previsto dall'Accordo sul clima di Parigi del 2015 occorre aumentare l'obiettivo di riduzione delle emissioni (rispetto ai livelli del 1990) dal 40% al 55%. Insufficiente insomma quanto proposto dalla Commissione Ue nella Comunicazione 28 novembre 2018 "Strategia europea a lungo termine per un'economia prospera, moderna, competitiva e climaticamente neutra".
Secondo la proposta di risoluzione, che ha valore politico e non legislativo, la strategia di zero emissioni nette dell'Ue dovrebbe dare la priorità alle riduzioni dirette delle emissioni e al miglioramento dei pozzi e serbatoi di carbonio naturali (come le foreste). Le tecnologie di rimozione del carbonio, che devono ancora essere implementate su larga scala, dovrebbero essere utilizzate solo laddove non siano disponibili opzioni dirette per la riduzione delle emissioni.
Strategia europea a lungo termine per un'economia prospera, moderna, competitiva e climaticamente neutra
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