Energia e Ambiente, pioggia di "warning" Ue all'Italia
Acque (Documentazione Complementare)
La Commissione europea il 24 gennaio 2019 ha notificato diversi "avvisi" all'Italia per mancato o scorretto recepimento delle norme Ue in materia di energia, acque, tutela degli habitat e sicurezza sul lavoro.
Richiesta formale di adeguarsi al diritto Ue (parere motivato) è stata inviata all'Italia in merito alla direttiva sulla qualità dell'acqua potabile (direttiva 98/83/Ce): sarebbero stati superati i valori di arsenico e fluoruro in alcune zone del Lazio. Altro parere motivato è stato inviato per il mancato recepimento della direttiva sulla protezione dei lavoratori da radiazioni ionizzanti (direttiva 2013/59/Euratom) che andava recepita entro il 6 febbraio 2018. Se l'Italia non risponde entro due mesi alle contestazioni può scattare il deferimento alla Corte Ue.
Primo avviso (lettera di costituzione in mora) per il non corretto recepimento della direttiva 2012/27/Ue sull'efficienza energetica recepita col Dlgs 102/2014, modificato con Dlgs 141/2016, nonché per il mancato rispetto della "direttiva habitat" 92/43/Cee: in Italia non sono ancora stati designati come zone speciali di conservazione 463 siti di importanza comunitaria per i quali sono scaduti i termini e mancano in tutte le Regioni e Province autonome gli obiettivi dettagliati di conservazione specifici per sito le necessarie misure di conservazione. Primo warning anche per il mancato rispetto di comunicazione sullo stato ecologico delle acque marine ex direttiva 2008/56/Ce.
Norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione contro i pericoli derivanti dall'esposizione alle radiazioni ionizzanti
Direttiva quadro sulla strategia per l'ambiente marino
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