Appalti grandi opere, CdS invita ad allargare portata "dibattito pubblico"
Appalti e acquisti verdi (Documentazione Complementare)
Sono troppo alte le soglie dimensionali per il dibattito pubblico sugli appalti di grandi opere infrastrutturali come individuate dallo schema di Dpcm vagliato dal Consiglio di Stato il 12 febbraio 2018.
Nel parere 12 febbraio 2018, n. 352 sullo schema di Dpcm che regola il dibattito pubblico per le grandi opere infrastrutturali ai sensi del Codice dei contratti pubblici (Dlgs 50/2016) il Consiglio di Stato ha invitato il Governo ad abbassare le soglie economiche per il ricorso obbligatorio all'istituto: esse sono così alte da rendere in pratica minimale l'utilizzo del dibattito pubblico, che invece rappresenta una delle maggiori novità del Dlgs 50/2016 e se usato bene può essere strumento deflattivo del contenzioso.
In generale il Giudizio del Consiglio di Stato è positivo nel suo impianto generale, come strumento che per le grandi opere infrastrutturali non allunga troppo i tempi di realizzazione e coinvolge nella realizzazione dell'opera cittadini, portatori di interessi e Amministrazione interessate. Nonostante ciò i Giudici hanno fatto diversi rilievi sia di stile giuridico sia di merito. Tra questi si segnala la necessità di rivedere il comma 2 dell'articolo 3 dello schema di provvedimento che prevede un abbattimento delle soglie dimensionali quando la grande opera incide su siti Unesco. Per i Giudici occorre includere anche i beni culturali e paesaggistici ex Dlgs 42/2004.
Lo schema di Dpcm attende ancora il parere delle Commissioni parlamentari.
Parere sullo schema di Dpcm recante modalità di svolgimento, tipologie e soglie dimensionali delle opere sottoposte a dibattito pubblico - Articolo 22, comma 2, Dlgs 50/2016
Codice dei contratti pubblici - Attuazione direttive 2014/23/Ue, 2014/24/Ue e 2014/25/Ue su concessioni e appalti pubblici
A cura di Vincenzo Dragani e della Redazione Reteambiente
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