In vigore restyling Codice nautica da diporto, rafforzata tutela ambiente marino
Acque (Normativa Vigente)
Stretta sulla tutela ambientale nel restyling del Codice della nautica da diporto del 2005, in vigore dal 13/2/2018, più rigore per gli ormeggi nelle aree protette, inasprimento sanzioni per chi danneggia l'ambiente.
Il Dlgs 3 novembre 2017, n. 229 in vigore dal 13 febbraio 2018 nel riscrivere il Codice della nautica da diporto ed Dlgs 171/2005 stringe sulla tutela delle aree marine protette, nel segno di una maggiore protezione dalla navigazione marittima. Gli Enti gestori delle aree marine protette possono istituire campi boa e campi di ormeggio attrezzati nelle zone di riserva generale (Zone B) e in quelle di riserva parziale (Zone C) previo nulla osta del MinAmbiente. In tali zone è comunque vietato l'ancoraggio al fondale. I proventi delle tariffe di ormeggio sono destinate anche a interventi volti a incrementare la protezione ambientale dell'area marina protetta.
Inasprite le sanzioni per chi usando un'unità da diporto non osserva leggi regolamenti o provvedimenti dell'Autorità competente sul demanio marittimo: ora la sanzione amministrativa va da 276 euro a 1377 euro, sempre che non si violino le norme in materia di aree protette. Le sanzioni sono aumentate da un terzo alla metà se dall'attività è derivato danno o pericolo di danno all'ambiente, salvo che il fatto costituisca reato. In caso di pericolo di danno o danno all'ambiente è in ogni caso è disposta la revoca della patente nautica e nei casi più gravi il sequestro della barca.
Revisione del Codice della nautica da diporto - Dlgs 18 luglio 2005, n. 171 - Stralcio - Misure a tutela dell'ambiente marino
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