Emissioni in aria, presunzione nocività solo relativa per camini

Aria (Giurisprudenza)

Parole chiave: Aria | Limiti / Soglie | Sanzioni | Impianti termici civili

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Ai sensi dell'articolo 890 del Codice civile la presunzione legale di nocività e pericolosità delle emissioni di camini è relativa, superabile con la prova che non esiste pericolo per il fondo del vicino.

Il principio è stato ricordato dalla seconda Sezione civile Corte di Cassazione (ordinanza 22367 del 26 settembre 2017) che ha rigettato le doglianze del proprietario di un fondo in Puglia il quale lamentava la nocività delle emissioni provenienti dal camino del fondo vicino. Il ricorrente si doleva del fatto che il Giudice non aveva accolto la richiesta di innalzamento del camino e sostituzione di altro a norma, come previsto dal Dlgs 152/2006.

La Cassazione ha ritenuto immune da censure la sentenza del merito che aveva respinto le richieste del proprietario del fondo sulla base della assenza di nocività delle emissioni. Ricordano i Supremi Giudici che per quanto riguarda i camini (ma ciò vale anche per gli impianti di riscaldamento per uso domestico alimentati a nafta) ai sensi dell'articolo 890 del Codice civile la presunzione legale di nocività è solo relativa, superabile con la prova che non esiste danno o pericolo per il fondo vicino, quando, come nel caso di specie, non esiste una norma del regolamento edilizio comunale che prescriva una determinata distanza.