Su sacchetti e appalti Italia "avvisata" dalla Ue
Rifiuti (Documentazione Complementare)
Ritardo nel recepimento della direttiva "sacchetti leggeri" e criticità sulle norme sulle Società di attestazione (Soa) negli appalti portano a due "warning" della Commissione Ue rilasciati il 14 giugno 2017.
La Commissione europea ha invitato l'Italia a recepire la direttiva 2015/720/Ue sulle borse di plastica leggere. La normativa andava recepita entro il 27 novembre 2016 e la delega per il recepimento è contenuta nel disegno di legge di delegazione Ue 2016 attualmente in discussione in Parlamento. Occorre segnalare come la legislazione interna sui sacchetti di plastica (Dl 2/2012 convertito in legge 28/2012) sia in qualche modo anche più restrittiva della disciplina europea. Se non arriverà risposta al parere motivato potrebbe scattare il deferimento alla Corte Ue.
Italia "bacchettata" dalla Ue anche sugli appalti, relativamente alle Soa (società organismi di attestazione, che accertano i requisiti degli appaltatori di lavori pubblici). L'Italia aveva già modificato la legislazione interna (Dpr 207/2010, articolo 64 modificato da legge 122/2016) eliminando l'obbligo per le Soa comunitarie di avere sede legale in Italia, ma mantenendo l'obbligo di tenere una sede secondaria nel nostro Paese. Questo non è sufficiente per la Commissione europea che considera la disposizione in contrasto con la direttiva servizi (2006/123/Ce) e ha inviato un parere motivato. Se l'Italia non fornirà risposte esaurienti potrebbe scattare il deferimento alla Corte Ue.
Riduzione dell'utilizzo di borse di plastica in materiale leggero - Modifiche alla direttiva 94/62/Ce
"Dl Ambiente" - Materiali da riporto - Sacchetti biodegradabili - Emergenza Regione Campania
Il regolamento di attuazione del Dlgs 163/2006, Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture
A cura di Vincenzo Dragani e della Redazione Reteambiente
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