Acque sotterranee, nuove regole per obiettivi qualità ex Dlgs 152/2006
Acque
Dal 28/6/2016 nuovi criteri per il rilascio dell'autorizzazione a ravvenamento o accrescimento artificiale di corpi idrici sotterranei per raggiungimento degli obiettivi ambientali.
I criteri sono stabiliti dal DmAmbiente 2 maggio 2016, n. 100 ed arrivano in attuazione dell'articolo 104 del Dlgs 152/2006, norma che — fermo restando il divieto allo scarico diretto nelle acque sotterranee e nel sottosuolo — consente alle autorità di autorizzare il ravvenamento o l'accrescimento artificiale dei corpi idrici sotterranei in stato non "buono" (o in stato “buono” ma con tendenza significativa e duratura all'aumento delle concentrazioni di inquinanti) tramite interventi di ricarica controllata, al fine di perseguire gli obiettivi di qualità degli stessi.
L'individuazione dei corpi idrici sotterranei potenzialmente idonei a ricevere la ricarica e dei corpi idrici superficiali e sotterranei idonei al prelievo delle acque spetta alle Regioni che devono stabilire, nei provvedimenti di autorizzazione rilasciati, le modalità tecniche per l'esecuzione dell'intervento e le attività di monitoraggio da adottarsi.
Norme in materia ambientale - Stralcio - Parte III - Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall'inquinamento e di gestione delle risorse idriche
Obiettivi di qualità dei corpi idrici sotterranei - Rilascio dell'autorizzazione al ravvenamento o all'accrescimento artificiale - Attuazione articolo 104, Dlgs 152/2006
Lo Strumento dell'Osservatorio di normativa ambientale che guida all'adempimento degli obblighi previsti dalla normativa
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