Aree portuali, Ispra fa il punto su gestione ambientale
Acque
Nel rapporto sul "Trasporto marittimo e la gestione ambientale nelle aree portuali italiane", pubblicato dall'Ispra il 17 maggio 2016, c'è anche spazio per le buone pratiche ambientali messe in atto dai principali porti nazionali.
Il rapporto analizza la situazione della pianificazione in ambito portuale spaziando a tal fine dalle ultime novità legislative di riforma del sistema portuale italiano allo sviluppo sostenibile in ambito Espo (European Sea ports Organization), dagli incentivi per il trasporto intermodale ai vantaggi dell'uso di combustibili alternativi e di sistemi di elettrificazione delle banchine.
Il documento, con allegati i dati di traffico 2005-2014 dei principali porti italiani, è suddiviso in 5 capitoli (Autorità portuali; trasporto merci; trasporto passeggeri; emissioni da trasporto marittimo; pianificazione territoriale in area portuale). Le buone pratiche ambientali –misure di risparmio energetico, per la tutela dall'inquinamento atmosferico o la migliore gestione dei rifiuti – sono contenute nelle schede sinottiche delle 24 autorità portuali, in cui sono elencati anche i Piani rifiuti da nave e residui del carico.
Misure urgenti per apertura cantieri, realizzazione opere pubbliche e emergenza dissesto idrogeologico - Incenerimento rifiuti - (cd. "Sblocca Italia")
Approvazione del Piano strategico nazionale della portualità e della logistica - Articolo 29, Dl 133/2014 ("Sblocca Italia")
Impianti portuali di raccolta per i rifiuti prodotti dalle navi e i residui del carico - Orientamenti per l'interpretazione della direttiva 2000/59/Ce
Nota tecnica orientativa a norma del regolamento 1257/2013/Ue relativo al riciclaggio delle navi - Inserimento degli impianti situati in paesi terzi nell'elenco europeo degli impianti di riciclaggio delle navi
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