Reati ambientali e 231, le Linee guida Fise-Assoambiente
Responsabilità 231
Sono state diffuse in questi giorni le linee guida Fise-Assoambiente per redigere il modello organizzativo idoneo a prevenire i reati ambientali presupposto di responsabilità amministrativa ex Dlgs 231/2001.
Un modello organizzativo adottato ed efficacemente applicato in azienda ai sensi del Dlgs 231/2001 "salva" l'ente da responsabilità amministrativa per reati commessi dai dirigenti e dipendenti. Le Linee guida elaborate Fise-Assoambiente (Associazione imprese servizi ambientali) e Certiquality rappresentano un approfondimento sullo specifico settore della gestione dei rifiuti delle indicazioni generali dettate da Confindustria in materia ("Linee guida 231" aggiornate a marzo 2014 e "validate" dal MinGiustizia a luglio 2014).
Tra gli elementi di interesse delle Linee guida si segnala il capitolo dedicato alle relazioni che intercorrono tra i sistemi di gestione ambientale (Iso 14001 ed Emas) e i modelli organizzativi per la prevenzione dei reati ambientali. Le linee guida Fise-Assoambiente sono state completate con l'iter di confronto con il Ministero di giustizia (ai sensi del Dm 201/2003) per ottenere dal Dicastero il giudizio di adeguatezza e di idoneità alla prevenzione dei reati-presupposto (articolo 6, comma 3, Dlgs 231/2001).
Modelli organizzativi e sistemi di gestione ambientale alla luce dell'estensione del Dlgs 231/2001 ai reati contro l'ambiente - Guida per l'applicazione nel settore della gestione dei rifiuti
Responsabilità amministrativa Organizzazioni collettive - Stralcio (Disciplina generale - Reati ambientali - Violazione norme sicurezza sul lavoro - Altri reati "presupposto" afferenti)
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