Deposito incontrollato, chi compra terreno non è responsabile
Rifiuti
La Cassazione ribadisce che la compravendita di un terreno sul quale erano già stati raccolti dal venditore rifiuti non può integrare, a carico del compratore, il reato di deposito incontrollato dei rifiuti stessi.
Il deposito incontrollato (articolo 256, comma 2, Dlgs 152/2006), precisa la Suprema Corte nella sentenza 100483/2015 (richiamandosi alla precedente 41020/2010), non può essere addebitato al compratore del terreno “neanche sotto il profilo che, trattandosi di reato per permanente, esso debba essere addebitato a colui che, pur non essendo concorso nell’attività di accumulazione di rifiuti, abbia acquistato la proprietà del terreno ove gli stessi si trovino”.
Sotto altro aspetto, la Corte esclude poi che la frammentazione/macinatura delle terre e rocce da scavo possa costituire una gestione illecita di rifiuti, visto che tale operazione non opera una trasformazione preliminare del materiale e rientra quindi nell’alveo dell’articolo 186 del Dlgs 152/2006 “attualmente in vigore” (si ricorda che in realtà l’articolo 186 è stato abrogato, con decorrenza 6 ottobre 2012, ma rimane comunque applicabile, secondo quanto stabilito dalla stessa Cassazione, a tutti i fatti avvenuti fino a tale data, compresi – evidentemente — quelli in causa).
Norme in materia ambientale - Stralcio - Parte IV - Gestione dei rifiuti, imballaggi e bonifica dei siti inquinati
Rifiuti - Compravendita terreno su cui sono presenti rifiuti raccolti dal venditore - Articolo 256, comma 2, Dlgs 152/2006 - Reato di abbandono - Compratore - Non sussiste - Terre e rocce da scavo - Frantumazione - Articolo 186, Dlgs 152/2006 - Opera di trasformazione preliminare - Non rientra
Deposito incontrollato di rifiuti - Dlgs 152/2006 - Sequestro preventivo - Sindacato del Tribunale del riesame - Concorso del proprietario del terreno - Consapevolezza dell'abbandono - Insufficienza
Lo Strumento dell'Osservatorio di normativa ambientale che guida all'adempimento degli obblighi previsti dalla normativa
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