Bonifiche, Sindaco può reiterare ordinanze
Danno ambientale e bonifiche
La permanenza della situazione di urgenza e di pericolo (nel caso specifico accertata in sede penale e amministrativa) giustifica la reiterazione da parte della P.a. del potere di ordinanza contingibile e urgente.
Con questa motivazioni il Tar Lombardia (sentenza 1705/2014) ha respinto il ricorso contro una ordinanza sindacale che dispone, “in scia” a provvedimenti analoghi, la prosecuzione delle operazioni di bonifica presso le aree di proprietà della società ricorrente, acquisendone la disponibilità, fino al termine del ripristino ambientale.
Nel caso specifico, che nasce dal rinvenimento di numerosi fusti interrati contenenti sostanze petrolifere (si veda la sentenza 4773/2013 del Consiglio di Stato), l'urgenza del provvedimento è giustificata dai processi corrosivi in atto sui fusti sepolti, con il conseguente rischio di fuoriuscita del materiale.
L'intervento stabilito dalle ordinanze contingibili e urgenti, ricorda sotto altro aspetto il Tar, non deve avere necessariamente il carattere della provvisorietà, “atteso che suo connotato essenziale è l'adeguatezza della misura a far fronte alla situazione determinata dall'evento straordinario”.
Norme in materia ambientale - Stralcio - Parte IV - Gestione dei rifiuti, imballaggi e bonifica dei siti inquinati
Bonifiche - Bidoni interrati contenenti sostanze pericolose - Fenomeni corrosivi - Urgenza - Permane - Ordinanze sindacali di bonifica e ripristino - Legittime
Bonifiche - Fusti pericolosi interrati - Ordinanza di rimozione - Proprietario del terreno e dello stabilimento inerte - Articolo 17, Dlgs 22/1997 - Esecuzione d'uffico della bonifica - Comunicazione di inizio procedimento - Non richiesta
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