Bonifica, Consiglio di Stato si interroga su responsabilità proprietario

Danno ambientale e bonifiche

Parole chiave: Danno ambientale e bonifiche | Emergenze | Ordinanze sindacali | Sanzioni

Altri documenti con le stesse parole chiave

• Sentenza Consiglio di Stato 26 giugno 2013, n. 3515 (28/06/2013)
• Bonifiche, nessun obbligo per il proprietario incolpevole (09/10/2013)
• Sentenza Tar Lombardia 27 febbraio 2020, n. 176 (22/04/2020)
• Bonifiche, anche inquinamento "storico" può essere "urgente" (22/04/2020)
• Sentenza Consiglio di Stato 8 febbraio 2018, n. 826 (14/03/2018)
• Sentenza Tar Abruzzo 13 maggio 2011, n. 318 (30/11/2011)
• Sentenza Consiglio di Stato 12 aprile 2011, n. 2249 (01/07/2011)
• Bonifiche, la diffida è di compentenza provinciale (30/11/2011)

Le misure di messa in sicurezza a carico dei responsabili dell’inquinamento (articolo 240, Dlgs 152/2006) sono applicabili anche al proprietario del sito che non sia anche l’autore dell’inquinamento?

È questa la questione giuridica rimessa dalla IV Sezione del Consiglio di Stato all’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato medesimo con la sentenza 26 giugno 2013 n. 3515, con la quale si chiede l'esatta delimitazione degli obblighi giuridici in capo al proprietario non responsabile di un’area inquinata, in relazione alle attività di bonifica e messa in sicurezza del sito.

Esiste infatti un contrasto nella giurisprudenza tra chi sostiene che non vi sono ragioni testuali o sistematiche per far gravare in capo al proprietario dell’area gli obblighi di adozione delle misure predette (CdS, sentenza 9 gennaio 2013, n. 56), e chi sostiene che ciò sia possibile (CdS, sentenza 13 gennaio 2010, n. 84).