Disciplina Css, riprendono i lavori
Rifiuti
Approvata a Palazzo Madama una mozione che impegna il Governo ad avviare approfondimenti tecnici multidisciplinari per verificare se e a quali condizioni l’utilizzo del combustibile solido secondario (Css) nei cementifici non determina rischi per la salute e per l’ambiente.
Al termine delle necessarie verifiche tecniche, si prevede poi nell’atto di indirizzo che il Senato ha approvato l’11 settembre 2013 (1-00135), il Governo viene invitato ad adottare tutte le iniziative necessarie, anche integrative o, se necessario, di modifica del Dm 22/2013 (il recente regolamento “end of waste” per il Css).
Fin da ora, si legge poi nel documento presentato dalla stessa maggioranza, il Governo viene invitato a “valutare l’opportunità di revocare, fin da ora, ogni atto che vada nella direzione di consentire la rinconversione dei cementifici in inceneritori”, onde evitare che prima delle verifiche, aziende ed imprese investano in un settore “che potrebbe dimostrarsi incompatibile” con le esigenze sanitarie e ambientali.
Nella stessa seduta l’Assemblea ha invece bocciato tre mozioni presentate sullo stesso tema dall’opposizione, che prevedevano l’impegno del Governo ad abrogare il Dm 22/2013 ed escludere il declassamento del Css da rifiuto a sottoprodotto.
Parere favorevole del Senato il 16 gennaio 2013 e sfavorevole della Camera l'11 febbraio 2013 - Da riassegnare alla Camera per una nuova valutazione
Regolamento recante disciplina della della cessazione della qualifica di rifiuto di determinate tipologie di combustibili solidi secondari (Css) - Attuazione articolo 184-ter del Dlgs 152/2006
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