Rottami di rame, in arrivo i nuovi criteri Ue “end of waste”
Rifiuti
Predisposta dall'Ue la proposta di regolamento recante i criteri che determinano quando i rottami di rame cessano di essere considerati rifiuti. La soglia per i materiali estranei è fissata al 2%.
Lo schema di regolamento messo a punto dalla Commissione e ora al vaglio di Parlamento e Consiglio europeo, detta la condizioni da soddisfare affinché cessi la qualifica di rifiuto dei rottami di rame, ai sensi della direttiva 2008/98/Ce. Le prescrizioni riguardano i rifiuti utilizzabili nell’operazione di recupero, la tipologia di trattamento, i requisiti dei rottami ottenuti dall’operazione recupero e gli adempimenti del “produttore” (dichiarazione di conformità e sistema di gestione).
Il limite previsto dallo schema di regolamento alla presenza di materiali estranei nei rottami di rame ottenuti dall’operazione di recupero, ritenuto “sicuro” dal punto di vista ambientale, è stato tenuto fermo al 2% dalla Commissione nonostante le preoccupazioni esternate da alcuni Stati membri.
Si ricorda che l’Ue ha già approvato due regolamenti “end of waste” con riferimento ai rottami ferrosi (333/2011/Ue) e ai rottami di vetro (1179/2012/Ue).
Criteri per determinare quando i rottami vetrosi cessano di essere considerati rifiuti ("end of waste")
Criteri per determinare quando alcuni rottami metallici cessano di essere considerati rifiuti ("end of waste") - Ferro, acciaio e alluminio
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