Appalti, obbligatorio chiedere chiarimenti su offerte troppo basse
Appalti e acquisti verdi
La direttiva europea "appalti pubblici" (2004/18/Ce) prevede che nelle gare a procedura ristretta l'Amministrazione appaltante chieda obbligatoriamente chiarimenti sulle offerte anormalmente basse prima di escludere il candidato.
La Corte di Giustizia Ue nella sentenza 26 marzo 2012, causa C-599/10, rispondendo a un Giudice slovacco, ha ribadito la conformità al diritto Ue della norma nazionale che prevede per le gare a procedura ristretta (è la Pa a "scegliere" i partecipanti alla gara) l'obbligo per l'Amministrazione appaltante di chiedere chiarimenti prima di escludere un candidato per offerta anormalmente bassa (come prevede l'articolo 88 del nostro Codice appalti, Dlgs 163/2006).
Da un altro lato invece, non è conforme alla direttiva 2004/18/Ce e va contro la parità di trattamento consentire all'Amministrazione aggiudicatrice di chiedere a un candidato, la cui l'offerta essa ritiene imprecisa o non conforme alle specifiche tecniche del capitolato d'oneri, chiarimenti al riguardo (si rischia di dare l'impressione che la Pa abbia "negoziato" l'offerta in via riservata a danno degli altri candidati).
Appalti - Procedura di gara ristretta - Valutazione delle offerte - Offerta anormalmente bassa - Richiesta di chiarimenti da parte dell'Amministrazione -Obbligo
Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/Ce e 2004/18/Ce
Coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori, di forniture e di servizi - Gpp - Stralcio
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