Albo gestori, indicazioni sui Cer “trasversali”

Rifiuti

Parole chiave: Rifiuti | Raccolta / Trasporto | Cer | Albi / Registri | Rifiuti urbani | Sanità / Igiene

Altri documenti con le stesse parole chiave

• Opgr Valle d'Aosta 28 maggio 2020, n. 222 (03/06/2020)
• Dgr Lazio 25 febbraio 2020, n. 69 (10/03/2020)
• Dgr Lazio 3 ottobre 2019, n. 702 (22/10/2019)
• Dgr Lazio 6 dicembre 2017, n. 833 (20/12/2017)
• Sentenza Corte di Cassazione 22 dicembre 2011, n. 47870 (23/01/2012)
• Imprese edili e trasporto “ingombranti”, chiarimenti dall’Albo (18/06/2013)
• Traffico illecito, anche in impianto regolarmente autorizzato (23/01/2012)
• “Voci a specchio”, chiarimenti dall’Albo gestori (21/07/2009)

Ai fini dell’iscrizione alla categoria 1 (trasporto rifiuti urbani), gli operatori possono utilizzare i codici assenti dal capitolo 20 dell’elenco europeo dei rifiuti, ma comunque di provenienza urbana in base a quanto previsto dal Dm 8 aprile 2008.

Sempre ai fini dell’iscrizione nella categoria 1, come precisato nella circolare 24 gennaio 2012 dell’Albo nazionale gestori, possono essere utilizzati anche i rifiuti 180103 (sanitari a rischio infettivo) al fine di identificare le siringhe usate abbandonate in aree pubbliche.

I codici del capitolo 20 (Rifiuti urbani) che per l’origine possono essere classificati come rifiuti speciali (carta, rifiuti biodegradabili di cucine, ecc.) possono poi essere utilizzati anche ai fini dell’iscrizione nella categoria 4 (trasporto di rifiuti speciali non pericolosi) e, qualora l’iscrizione ricomprenda anche i rifiuti speciali non pericolosi (ex articolo 212, comma 7, Dlgs 152/2006), anche ai fini dell’iscrizione alla categoria 5 (trasporto di rifiuti pericolosi).