Pneumatici fuori uso (Pfu), scatta la raccolta Ecopneus
Rifiuti
A partire dal 7 settembre 2011 i cittadini che acquistano un pneumatico delle sei aziende socie di Ecopneus vedranno indicato in fattura (o sullo scontrino) il contributo ambientale, che servirà a coprire i costi di gestione e recupero dei Pfu.
Sempre a partire dal 7 settembre 2011, gli operatori del ricambio (cd. “gommisti”) che si sono registrati ad Ecopneus possono richiedere il ritiro gratuito dei Pfu prodotti nell'ambito della propria attività.
Con l'applicazione dei contributi ambientali Pfu, validi per le aziende socie di Ecopneus (Bridgestone, Continental, Goodyear Dunlop, Marangoni, Michelin e Pirelli), diventa così finalmente operativo il sistema per la gestione dei pneumatici fuori uso, introdotto dal Dlgs 152/2006 (“Codice ambientale”) e disciplinato dal recente Dm 82/2011.
In base a quanto comunicato dallo stesso Consorzio Ecopneus, l'ammontare del contributo – iva esclusa — varia in base alla categoria e al peso del pneumatico: si passa da 1,50 euro/pneumatico per i ciclomotori, ai 3 euro degli autoveicoli, fino ai 326 euro per i pneumatici più pesanti delle macchine agricole e operatrici.
Regolamento per la gestione degli pneumatici fuori uso (Pfu) - Articolo 228 del Dlgs 152/2006
© Copyright riservato - riproduzione vietata - ReteAmbiente Srl, Milano - La pirateria editoriale è reato ai sensi della legge 633/1941