Mps, l’Ue si interroga su esportazioni extra confine
Rifiuti
Il quadro normativo dell’Ue in materia di rifiuti deve adeguarsi alle spinte che agiscono sul mercato mondiale delle materie prime, al fine di agevolare l’accesso alle Mps per l’industrie Ue e di evitare distorsioni della concorrenza.
È quanto sottolineato dal Comitato economico e sociale europeo (Cese), nel parere sul tema “Accesso alle materie prime secondarie (rottami ferrosi, carta riciclata, ecc.)” del 16 febbraio 2011, pubblicato sulla Guue del 6 aprile scorso.
A livello normativo, il Cese sottolinea la incoerenza degli attuali regolamenti comunitari sul riciclaggio ed alcuni elementi di incertezza, legati in particolare alle discipline Ue sulle fonti rinnovabili, “Reach” e “emission trading”.
Secondo l’organismo consultivo Ue della “società civile organizzata”, la richiesta inderogabile di certificati di qualità riconosciuti a livello internazionale potrebbe essere una via da seguire al fine di restringere il commercio illegale di Mps, e tutelare il futuro delle industrie di base e di trasformazione europee.
Accesso alle materie prime secondarie (rottami ferrosi, carta riciclata, ecc.)
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